Sede vacante, funerali e conclave: ecco cosa succede adesso in Vaticano dopo la morte del Papa

Le procedure, i tempi, i ruoli: le usanze secolari della Santa Sede e il ruolo del camerlengo nel constatare la morte del Pontefice e nella gestione della Chiesa fino all’elezione di un nuovo Papa

I cardinali impegnati nell'elezione del Papa in conclave
I cardinali impegnati nell'elezione del Papa in conclave

Con la morte di Papa Francesco, avvenuta alle 7.35 di lunedì 21 aprile come annunciato dal Cardinale Kevin Farrell, si apre una nuova fase per la Chiesa cattolica: la Sede Apostolica è vacante, e cominciano i riti che porteranno, nelle prossime settimane, all’elezione del suo successore.

La morte del Papa

 Ad accertare in modo ufficiale la morte del pontefice è stato il camerlengo, una figura preposta all'amministrazione temporanea della Santa Sede durante questo periodo: si tratta del cardinale statunitense Kevin Farrell, che ha riconosciuto il corpo del Papa e ne ha constatato la morte. In passato, era consuetudine che il camerlengo chiamasse il Papa tre volte per nome prima di dichiararne ufficialmente la morte, ora la verifica avviene secondo procedure mediche.

Il cardinale Farrell ha quindi informato il cardinale decano, i cardinali e poi tutta la curia. Con la morte del Papa e la "sede vacante", il segretario di Stato, il cardinal Pietro Parolin e tutti i capi dicastero decadono dal loro ufficio, tranne il cardinale camerlengo e il penitenziere maggiore, il cardinale Angelo De Donatis, che continua a esercitare le sue funzioni.

Il governo ordinario della Chiesa è sospeso e vengono gestiti solo gli affari correnti. In questa fase, la guida spetta al Collegio dei cardinali, che però non può introdurre innovazioni o prendere decisioni vincolanti per il futuro.

Cose succede con la “sede vacante”

Quando si parla di sede vacante in riferimento alla morte del Papa, si intende il periodo in cui la Sede Apostolica (cioè il governo della Chiesa cattolica con a capo il Papa) è senza pontefice, a causa del decesso del Papa in carica.

Ecco cosa succede durante la sede vacante: cessano le funzioni del Papa, tutte le attività legate alla persona del Papa vengono sospese. I documenti non possono essere firmati a suo nome e molte decisioni vengono rinviate.

Il Camerlengo prende il controllo temporaneo. Il Camerlengo di Santa Romana Chiesa è il cardinale incaricato di gestire l'amministrazione ordinaria durante la sede vacante. Conferma la morte del Papa, sigilla gli appartamenti papali e coordina le preparazioni per il conclave.

Il conclave. Dopo un periodo di lutto (almeno 15 giorni), i cardinali elettori si riuniscono in conclave nella cappella Sistina per eleggere un nuovo Papa.

I simboli della sede vacante. Lo stemma papale cambia: la tiara papale è sostituita da un ombrellino rosso e giallo (l'ombrellino sede vacante) e le chiavi di San Pietro rimangono. Viene issata una bandiera con questi simboli.

Fine della sede vacante. La sede vacante termina quando il nuovo Papa viene eletto e accetta il pontificato.

Il funerale del Papa: cosa prevede il protocollo

Il funerale di un Papa non è solo un momento liturgico, ma anche un evento di portata  simbolica. Si celebrerà solitamente tra il quinto e il sesto giorno dopo la morte, per permettere alle delegazioni internazionali e ai fedeli di arrivare a Roma.

Ci sono i riti solenni che prevedono l’esposizione della salma nella Basilica di San Pietro (questo potrebbe accadere già da martedì 22 aprile), per la venerazione dei fedeli.

Le esequie solenni, che sono presiedute dal decano del Collegio Cardinalizio, attualmente il Cardinale Giovanni Battista Re.

La sepoltura avviene nelle grotte vaticane o in altro luogo indicato dal defunto Pontefice. Ad esempio Benedetto XVI fu tumulato nella cripta che fu di Giovanni Paolo II.

Il Conclave: come si elegge il Papa

Dopo la celebrazione delle esequie e la fine della sede Vacante, si apre il Conclave nella cappella Sistina: questa è la riunione segreta del Collegio dei Cardinali elettori chiamati a scegliere il nuovo Pontefice.

Solo i cardinali con meno di 80 anni al giorno della morte del Papa hanno diritto di voto. Attualmente, sono circa 120 gli elettori. Tutti devono essere presenti in Vaticano.

Sono previsti 15 giorni, estendibili a 20, per permettere a tutti di arrivare.

Le procedure di elezione sono segrete e guidate da regole rigorose. Sono previste fino a quattro votazioni al giorno (due la mattina, due il pomeriggio).

Per eleggere il Papa serve una maggioranza qualificata di due terzi. Le votazioni proseguono finché non emerge un nome che raccolga il consenso necessario. Quando accade, il Decano del Collegio cardinalizio chiede al prescelto: “Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice?” In caso di risposta affermativa, gli chiede quale nome papale intenda assumere.

L’annuncio

La tradizione vuole che ogni votazione si conclude con la fumata: nera se non si è raggiunta l’elezione, bianca quando il Papa è stato scelto. In quel momento, le campane di San Pietro suonano a festa. Subito dopo, il nuovo Pontefice viene vestito con le vesti papali, e si affaccia dalla Loggia delle Benedizioni, dopo l’annuncio “Habemus Papam”, seguito dalla prima benedizione “Urbi et Orbi”.

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