Gli ultimi mesi del lago di Padova Est: non sarà svuotato ma riempito di terra

Quasi tutto pronto per l’avvio dei cantieri del nuovo polo commerciale con uno store “Tecnomat” e un altro grande negozio
Claudio Malfitano
Il lago di Padova Est
Il lago di Padova Est

Se non si può proprio parlare di “ore contate”, di certo il lago di Padova Est non sopravviverà al 2023. E, contrariamente a quello che si è sempre creduto, l’invaso non sarà svuotato ma riempito di terra in modo che l’acqua venga riassorbita dal terreno, con una procedura di paziente copertura che durerà ben 8 mesi con l’utilizzo di 120 mila metri cubi di terra. Un procedimento che si svilupperà a moduli, che avranno forma di croce, dal macro al micro: con dei corridoi di terra prima orizzontali e poi verticali, fino a ricoprire completamente il lago. Solo dopo potranno iniziare i lavori per il nuovo grande store del fai da te a marchio Tecnomat (ex Bricoman), che sarà affiancato da un altro grande negozio non alimentare. «Sono nella fase di attesa del permesso a costruire, dopo aver superato la valutazione di impatto ambientale della Provincia – spiega l’assessore al commercio Antonio Bressa – Da parte nostra seguiremo con attenzione questo cantiere, ricordando che è un piano urbanistico che abbiamo ereditato e in cui abbiamo ridotto la cubatura concessa, eliminando anche il parcheggio interrato».

IL RIEMPIMENTO DEL LAGO

Come avverrà dunque il riempimento del lago di Padova Est? Con la tecnica del reinterro, come risulta dal progetto depositato dall’azienda in Provincia. «Il rinterro avverrà per deposito di terreno naturale, di pezzatura a granulometria variabile e mista, passando dalle ghiaie sino alle sabbie e sabbie limose», si legge nel documento.

In pratica il lago non è originato dall’acqua piovana ma dal fatto che quando erano stati realizzati i lavori per un precedente centro commerciale, all’inizio degli anni 2010, con la gettata di calcestruzzo delle fondamenta si era arrivati a toccare il livello di falda. Normalmente ci sono delle pompe che tengono asciutta l’area del cantiere fino alla completa impermeabilizzazione. Il fallimento dell’azienda ha portato allo spegnimento delle pompe prima del completamento dei lavori: l’acqua di falda ha continuato a filtrare in superficie fino a creare l’invaso d’acqua. Dunque adesso non si deve svuotare il lago, piuttosto riempirlo.

Il reinterro avverrà lentamente in modo che non ci siano innalzamenti del livello di falda o tracimazioni dell’acqua. Un accumulo continuo con il terreno che poi sarà compattato dal passaggio di mezzi. «Saranno fatti avanzare almeno 3 rilevati disposti paralleli al lato corto del bacino sino a suddividere il bacino stesso in più aree intercluse (cellule) – si legge ancora nel progetto – Successivamente queste andranno interrate singolarmente, con un confinamento perimetrale in essere».

OTTO MESI DI LAVORI

Come detto serviranno circa 8 mesi per completare il riempimento e poi altri 16 mesi per realizzare la nuova struttura commerciale, per un totale di circa 2 anni di cantiere.

Nascerà dunque un negozio Tecnomat. L’azienda costruttrice è la Bricoman Italia srl, con sede a Rozzano nel Milanese, ramo italiano di una multinazionale francese Adeo, che gestisce anche i marchi Leroy Merlin e Bricocenter. Tanto che per differenziare questo “brand” dagli altri due ha avviato nei mesi scorsi un percorso di “renaming” (cambiamento di nome) con il nuovo nome di Tecnomat, per posizionarsi su un segmento di materiali tecnici. Dunque il negozio di Padova Est avrà come pubblico il mondo professionale e artigianale, mentre il futuro Leroy Merlin che sarà realizzato all’ex foro boario di corso Australia si rivolgerà più a un pubblico generalista appassionato di “fai da te”.

La cubatura totale dell’intervento sarà di 140 mila metri cubi per le due strutture commerciali: Tecnomat e un altro negozio di un famoso marchio già presente in città.

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