Eni, micio a 6 zampe che doveva morire Veterinario ed Enpa lo hanno salvato

Mamma gatta lo aveva respinto, il dottor Marco Martini

e il tam tam sui social hanno fatto trovare una nuova casa

Lorenza Raffaello
Eni, il micio nato con sei zampine
Eni, il micio nato con sei zampine

TREVISO. Il suo destino doveva essere già scritto, ma non è stato così. Eni è un gattino speciale, nato con sei zampe pochi giorni fa – di qui il nome – che aveva un’aspettativa di vita di poche ore.

Invece vivrà, grazie all’abilità di Marco Martini, giovane veterinario; alla prontezza di intervento del gattile Enpa di Conegliano; e alla grande generosità di tante persone che sin da subito si sono prodigate per salvarlo e sottrarlo al destino fatale.

Il proprietario, resosi conto subito della malformazione, non ci ha pensato molto e lo ha portato dal veterinario affinché lo sopprimesse. Il caso, fortunatamente, ha voluto che questa persona si trovasse davanti un medico che, valutata attentamente la situazione, ha scelto di dare una seconda chance al gattino, al quale verrà garantito un supporto dal punto di vista medicale e chirurgico e che potrà, quindi, vivere.

Dovrà diventare forte, e superare questi primi giorni, sicuramente i più difficili, ma per il micio si profila adesso uno svezzamento e una crescita, per poter sopportare eventuali operazioni chirurgiche.

Il veterinario Marco Martini
Il veterinario Marco Martini

La legge della natura a volte crudele ha voluto che mamma gatta, una volta accortasi dell’anomalia del suo piccolo, lo abbia allontanato, negandogli il nutrimento garantito invece ai suoi fratellini.

Ma dove le regole del mondo animale non possono, a volte compensano le buone azioni dell’uomo. Il tempo, però, è poco e le ore a disposizione sono sempre meno per garantire la sopravvivenza al felino.

Martini ha allertato subito il gattile di Conegliano gestito da Enpa Treviso, l’ente nazionale protezione animali che da sempre si prodiga per la salvaguardia e il benessere di cani e gatti.

Valentina Perin, dell'Enpa
Valentina Perin, dell'Enpa

Nel giro di poche ore è stato formalizzato un appello per salvare Eni, rilanciato a gran voce dai profili social dell’associazione e poi condiviso dai volontari, ma anche da tutti gli amici e i follower: «Inizio vita da urlo per questo micro felide a cui serve urgentemente una mamma gatta! Vi chiediamo di condividere, spammare a più non posso questa ricerca di aiuto. Abbiamo 48 ore per trovare mamma gatta a questo scricciolo. Ora salviamogli la vita, dopo penseremo ad operarlo».

Detto, fatto, in brevissimo tempo è stata trovata la mamma gatta perfetta per prendersi cura del piccolo Eni: «Non è stato semplice trovare la gatta giusta che potesse accogliere il cucciolo, nonostante all’appello abbiano subito risposto in tantissimi», spiega Valentina Perin tesoriera provinciale Enpa che segue il caso. «Le gatte riconoscono quando un cucciolo è stato allontanato dalla sua mamma, non sempre lo accettano, in più è stato necessario trovare una famiglia in cui sia sempre presente qualcuno per controllare che il rapporto si consolidi».

Oggi pomeriggio Eni, dopo le prime notti passate sotto la sorveglianza del veterinario, sarà portato dalla nuova mamma a Padova, dove potrà crescere e diventare forte, cominciare a camminare con le sue zampe e, magari in futuro, rubare la scena al suo “omonimo”, il cane a sei zampe del famoso logo.—

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