A Mestre il Festival delle Idee e del confronto per guardare alla rinascita

MESTRE. Torna il Festival delle Idee e sarà a Mestre, da giovedì 15 a domenica 18 ottobre all’M9 Museo del Novecento. La seconda edizione della manifestazione, che ha come sottotitolo “Idee per la rinascita”, lancerà un messaggio di speranza in questo momento difficile. Il Festival 2020 è stato pianificato nel pieno rispetto delle normative sull’emergenza e dotato di una flessibilità tale da permettere adeguamenti in caso nuove regole dovessero cambiare ulteriormente le modalità di fruizione degli incontri pubblici.
Per prima cosa, quindi, la nuova edizione subirà come appare ovvio un cambiamento nei numeri degli spettatori che potranno partecipare agli appuntamenti. Si passerà dagli 8.000 – 8.500 dell’anno scorso a 3.500. Gli incontri gratuiti ma con prenotazione obbligatoria sono andati quasi tutti esauriti, ci sono ancora pochi posti a disposizione ma gli organizzatori contano sulle dirette streaming che avverranno grazie alla pagina Facebook del Festival e da quella dell’M9 per allargare la partecipazione a quante più persone possibili.
Gli incontri al chiostro dell’M9 potranno ospitare 200 persone, quelli al terzo piano dell’edificio museale 200 e quelli in auditorium 90 persone. Queste le novità che sono state comunicate, nel corso di una conferenza stampa che ha visto la presenza di Marilisa Capuano e Tommaso Santini organizzatori del Festival, Enrico Specchio funzionario della Regione, Paola Mar assessore comunale di Venezia e Giovanni Dall’Olivo direttore della Fondazione Venezia. «La seconda edizione», hanno detto gli organizzatori, «doveva contenere delle novità importanti quali la partecipazione di ospiti stranieri, come Patti Smith e Emir Kusturica e l’introduzione del pagamento dei biglietti per gli incontri ma poi è arrivata l’emergenza Covid, così i cambiamenti li faremo l’anno prossimo. Siamo contenti per la risposta della gente durante la fase di prenotazione abbiamo avuto molte più richieste di quante ne avremo potute accontentare».
Il tema prende spunto tra l’altro da una frase di Pablo Neruda: «Nascere non basta. È per rinascere che siamo nati. Ogni giorno». «Il 2020 è stato un anno particolare», sostengono gli organizzatori, «che ha rivoluzionato le nostre priorità e che ci ha portato a guardare il mondo con occhi nuovi, ad aprire lo sguardo sulla nostra vita, sulla nostra quotidianità, sui nostri obiettivi, in modo diverso. La seconda edizione del Festival non poteva che interrogarsi sul contemporaneo, poiché è qui ed ora che si sta riscrivendo la storia e sulla ricerca di una bellezza che, nonostante tutto, ci attende, sempre, se la sappiamo e la vogliamo cogliere. Questo il tema che gli ospiti sono chiamati ad affrontare».
I protagonisti saranno personalità della cultura, della scienza e dello sport. Giovedì 15 ottobre ci saranno Massimo Temporelli, Laura Valente, Telmo Pievani, Donato Carrisi e Camila Raznovich. Il 16 ottobre saranno di scena Roberto Bravin, Marco Vidal, Valeria Parrella, Tino Vettorello, Claudio De Min, Federico Rampini (in streaming), Marianna Aprile, Luca Ricolfi (in streaming) e Corrado Augias. Il 17 ottobre, Sara Benedetti, Lorenzo di Lasplassas, Giancarlo De Cataldo, Vito Mancuso, Jury Chechi e Fiona May. Il 18 sarà la volta di Lorenzo Sironi, Daniele Vicari, Margherita Amarelli, Emilia Costantini, Patrizio Roversi, Eliana Liotta e Morgan con un tributo a Philippe Daverio. Al Padiglione Venezia dei Giardini della Biennale si terranno due appuntamenti in coda: il 24 ottobre con Mogol ed Emilio Casalini e il 25 con Filippo Ongaro. —
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