A Torreglia creato uno stagno per salvare i rospi e le salamandre in amore

I proprietari del terreno d’accordo per evitare la morte degli anfibi che migrano durante la stagione riproduttiva
Piergiorgio di Giovanni
I volontari di Sos Anfibi durante l’opera di salvataggio dei rospi
I volontari di Sos Anfibi durante l’opera di salvataggio dei rospi

TORREGLIA«Lo stagno insisterà su una piccola area, nettamente a monte della strada, e intercetterà la rotta migratoria che interessa via Liviana a Torreglia, quindi uno dei siti da noi monitorati e oggetto di numerose serate di salvataggi».

Sos Anfibi Padova-Colli Euganei annuncia la costruzione di uno stagno artificiale, un’opera facente parte dei piani per impedire la progressiva scomparsa del rospo comune, dello smeraldino, della rana lataste e di quella verde, della salamandra, gravemente minacciati dal traffico stradale, dalla perdita degli habitat, dai cambiamenti climatici, dai pesticidi e dalle specie alloctone.

Il progetto promosso dal fruppo, che da tempo si batte per realizzare o ripristinare le zone umide adatte alla riproduzione degli anfibi, «verrà realizzato grazie alla sensibilità dei proprietari Daniela e Stefano, che mettono a disposizione l’area, ai volontari dell’associazione Sos Anfibi Padova-Colli Euganei, che realizzeranno lo stagno, e grazie al finanziamento concesso dal Wwf Italia, tramite il bando interno “Progetti per le Oasi naturali”, rivolto al ripristino di aree umide all’interno di territori interessati alla presenza degli anfibi».

È la prima volta che viene affrontata una procedura burocratica con questo specifico scopo e Sos Anfibi ringrazia per l’aiuto la biologa Elena Rizzo e il presidente del Wwf Trentino Aaron Iemma.

I volontari della Sos Anfibi sono quelle persone dotate di gilet ad alta visibilità, pila, secchio e guanti usa e getta, che scendono in strada per salvare dallo schiacciamento gli intrepidi animaletti in migrazione.

«Quest’anno a causa della siccità il calo è stato spaventoso rispetto al 2021» dice la presidente Elisabetta Borsato «ed è una ragione in più per portare avanti questi progetti. Ci hanno aiutato con dei contributi l’Alìper e l’Imperial materassi, ma l’iter burocratico è complesso e oneroso e su questo tema auspichiamo che anche le istituzioni diano il proprio contributo». ––

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