Acqua, in Veneto la bolletta media sale a 444 euro. Dispersione del 70% nel Bellunese
Aumento del 7,5 per cento in un anno per famiglia. Dato record di perdite in provincia di Belluno, rispetto al 27% di Treviso, Vicenza e Padova

Ammonta a 444 euro la cifra spesa nel 2022 per la bolletta idrica da una famiglia veneta con un consumo di 192 metri cubi l'anno (487 euro la media nazionale), con un incremento del 7,5% rispetto al 2021. La fotografia emerge dall'Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, che ha preso in esame le tariffe per il servizio idrico integrato applicate in tutti i capoluoghi di provincia italiani nel 2022 in riferimento ad una famiglia tipo composta da tre persone un consumo annuo di 192 metri cubi.
Con un uso più consapevole e razionale di acqua una famiglia veneta risparmierebbe 117euro l'anno.
In riferimento ai soli capoluoghi di provincia italiani, si evidenzia che a livello nazionale va disperso il 42% dell'acqua immessa, con evidenti differenze fra le singole regioni e anche fra i singoli capoluoghi della stessa regione. In Veneto, a Belluno e provincia si disperde circa il 70% della risorsa idrica, nei comuni di Treviso, Vicenza e Padova invece circa il 27%.
Secondo l'Istat, il volume di acqua disperso nel 2020 avrebbe soddisfatto le esigenze idriche di oltre 43 milioni di persone per un intero anno.
Le perdite di rete nelle regioni del Sud sono circa il 47% contro il 31% del Nord-Ovest, mentre gli investimenti realizzati in Italia nel settore idrico raggiungono i 56 euro annui per abitante, in crescita del 17% dal 2019 e del 70% dal 2012, spiega Utilitalia nel nuovo Blue Book, la monografia completa dei dati del Servizio idrico integrato, precisando che sono numeri ancora lontani dalla media europea degli ultimi 5 anni, che è 82 euro per abitante.
Obiettivo prioritario degli investimenti è il contenimento delle perdite idriche (22%). Seguono il miglioramento della qualità dell' acqua depurata (18% del totale) e gli investimenti nelle condotte fognarie (14%). La stima degli investimenti realizzati dai gestori industriali nel 2021 per il Centro Italia è pari a 75 euro l'anno per abitante, seguito dal Nord-Est (56 euro) e dal Nord-Ovest (53 euro). Decisamente più bassa la stima per il Sud, pari a 32 euro l'anno per abitante.
Ancora bassissimi i dati relativi alle gestioni «in economia», dove gli enti locali si occupano direttamente del servizio idrico: qui gli investimenti medi annui si attestano a 8 euro. Nella statistica dell' Istat sull' acqua per gli anni 2020-2022, si evidenzia, tra l'altro, che il 29,4% famiglie non si fida a bere dal rubinetto, un dato stabile sul 2021.
Per garantire la qualità dell' acqua fino al rubinetto il 27,9% dei volumi prelevati nel 2020 è sottoposto alla potabilizzazione per la rimozione delle sostanze contaminanti (come nel caso della filtrazione), e il restante 72,1% alla disinfezione o non subisce alcun trattamento. Casi sporadici, questi ultimi, «generalmente associati a sorgenti di alta quota o a pozzi utilizzati a pieno regime, dove la qualità dell' acqua è buona ed è immessa direttamente in distribuzione, senza serbatoi di accumulo», spiega l' Istat.
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