Addio a Giorgio Chiminelli re della distribuzione dei giornali

il lutto
Se n’è andato per un arresto cardiaco, nella mattina del primo giorno dell’anno. Giorgio Chiminelli, il re della distribuzione dei giornali in Italia, è morto nella sua abitazione di Bassano a 81 anni. A trovare il corpo senza vita la moglie Marisa, con cui viveva da 25 anni. Un impero, quello fondato da Giorgio Chiminelli, i cui confini si estendono in tutto il Triveneto, da Silea (nella sede di via del Parco 10) fino a Padova (in via della Navigazione interna) a Bassano e Vicenza.
Dagli anni ’30 fino agli anni ’50 la famiglia Chiminelli aveva fondato la sua attività nel settore conciario, ma il genio di Giorgio si è presto rivolto al settore della distribuzione dei giornali. Anno dopo anno la Brenta Press, ora Chiminelli spa, si è ampliata, spostando la sua sede da Bassano a Vicenza ed arrivando come Chiminelli anche a Silea. Oggi a guidare l’azienda leader del settore sono il figlio di Giorgio, Massimo, 54 anni amministratore delegato del gruppo e il nipote Fabrizio, figlio di Carlo. Giorgio lascia anche altri due figli Stefano di 58 anni e Lionello, il più giovane di 52.
Negli ultimi otto mesi l’imprenditore di origini vicentine soffriva di problemi respiratori che lo avevano fiaccato molto. Nulla però faceva pensare a una scomparsa così improvvisa come quella accaduta nell’ultima notte dell’anno. «Ci siamo salutati al telefono la sera di San Silvestro intorno alle 21.30», racconta il figlio Stefano, «mi ha detto che non avrebbe atteso la mezzanotte e che ci saremmo sentiti l’indomani per gli auguri. Il suo cuore però non ha retto». Lavoratore instancabile, tutti lo ricordano come uno spirito libero; viaggiare era la sua più grande passione. Appassionato di Maserati, amava le moto e le auto d’epoca, tanto da fondarne nel 1967 il Circolo veneto. Dopo la scomparsa prematura della prima moglie Giuliana Vittorelli a 52 anni, madre dei suoi tre figli, Giorgio aveva ritrovato l’amore incontrando Marisa e i suoi due figli Beatrice e Giovanni. «Nostro padre diceva sempre che i problemi del lavoro dovevano restare fuori dalla porta di casa, la famiglia era il suo punto di tranquillità», dice Stefano.
I funerali si terranno venerdì 4 gennaio alle ore 15.30 nella chiesa di San Francesco a Bassano del Grappa.
Fr.C.
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