Addio Walter Nones addestratore di tigri e leggenda del circo

San Donà, un anno fa il lutto per la fine della moglie Moira Orfei Aveva 82 anni, il nipote Alessandro: «Sei stato una pietra miliare»
Di Alberta Pierobon

DI PIAVE. Lei, Moira Orfei, la regina del circo italiano, se n’era andata il 15 novembre scorso, a 83 anni; lui, il marito, Walter Nones, 82 anni, addestratore e imprenditore circense, da anni provato dalla malattia ma pallido e dritto in piedi nel primo banco al funerale della moglie nella chiesa di San Donà di Piave, l’ha seguita dieci mesi dopo.

Avevano scelto San Donà come residenza, lì c’è la loro villa con il cancello in ferro battuto e le inziali M.O. sul cancello: ma lì non hanno mai abitato, manco un giorno. Moira, nata a Codroipo e orgogliosa delle sue remote origini rom, non aveva mai voluto saperne di lasciare il suo “campino”, che poi era una gigantesca roulotte tutta lampadari e tappeti. Provato dalla malattia, negli ultimi mesi Walter era tornato a San Donà, non nella villona deserta ma a casa del nipote Alessandro Serena, storico del circo, autore di libri, docente a contratto di storia dello spettacolo circense alla Statale di Milano e impegnato nell’Accademia d’arte circense di Verona. «Era venuto a stare con noi. Stamattina (ieri) sono andato in camera a salutarlo, come sempre, e Walter non mi ha risposto. Non si è più svegliato. Dopo Moira, per tutti noi è un altro bruttissimo colpo», racconta Alessandro. Che poi ha postato su Fb un commosso saluto allo zio: «Con la tua partenza verso il cielo, caro Walter, il circo mondiale perde un pezzo importante, una pietra miliare della sua storia. Ma tutto rimarrà intatto nei nostri cuori e nelle nostre menti così come il tuo caldo e forte timbro di voce, la tua calda e forte stretta di mano, il tuo caldo e forte modo di saper dirigere e di mettere ogni cosa al suo posto».

Walter era nato a Belluno, figlio di Giuseppe, un “fermo” (così i circensi chiamano chi non fa la loro vita), come tanti Nones di quelle parti ottimo sciatore e scalatore, e di Adele Medini, un cognome che dai primi del Novecento ha scritto la storia del circo italiano. Il papà, che voleva Walter lontano dallo chapiteau e possibilmente ingegnere, lo iscrisse ai Salesiani di Trento per inquadrarlo negli studi ma lui, terminate le superiori, mollò tutto e seguì il richiamo dello spettacolo. Assieme ai fratelli Guglielmo e Loredana mise in piedi un trio di numeri anche acrobatici e piovvero le scritture: in Italia con le compagnie di Wanda Osiris, Gino Bramieri, Renato Carosone; all’estero a Las Vegas, al Lido di Parigi, al Madison Square Garden di New York. Fino a che arrivò l’incontro che cambiò la vita di Walter. Era il 1959 quando, durante un tour in Kuwait, si trovò a lavorare con Moira Orfei. Fu amore, e fu grande circo. Si sposarono nel 1961, ebbero due figli, Stefano ora sposato con Brigitta Boccoli e Loredana, entrambi artisti tra segatura e paillettes. Walter e Moira, assieme, crearono il circo Moira Orfei. Con lei regina degli elefanti e lui re delle tigri e caposcuola dell’addestramento in dolcezza dei grandi felini. Un maestro. Negli anni Ottanta e Novanta Nones, persona quasi schiva, con un che di austero, infaticabile nella sua sconfinata passione per il circo e con grande talento manageriale, portò in Italia il circo di Mosca, quello Cinese, Holiday on Ice e altri mega show. E’ anche stato uno dei pionieri del circo in tv con la serie “Sabato al circo” e tanti speciali. E grazie ai numeri creati con il fratello Giuseppe e i figli Stefano e Lara vinse il primo Clown d’Oro per l’Italia al Festival di Montecarlo; lavorò a lungo anche per l’Ente nazionale circhi a fianco dello storico presidente Palmiri (ora onorario) e poi di Antonio Buccioni.

Il funerale di Walter Nones è domani alle 11 nella chiesa di Santa Maria Assunta a Mussetta, frazione di San Donà di Piave. La camera ardente dalle 9 all’ospedale di San Donà.

Ora si apre una fase di scelte difficili per la famiglia Orfei: più l’impresa-circo è grande (Medrano, Togni) e più cammina in salita: «molti gloriosi chapiteau ormai fanno solo un paio di mesi di tournée natalizie in Italia e poi vanno nei Paesi dell’Est. Vivono meglio i circhi più piccoli, con meno spese», spiega Serena. Stefano Nones-Orfei, il figlio, ammaestratore, riceve continue richieste di lavoro all’estero, dagli Usa alla Russia. Ma il tendone di Moira e Walter ha grande passato e grandi risorse, lì sotto hanno preso forma tante nuove visioni imprenditoriali che hanno avuto fortuna e, poi, il cilindro magico da quelle parti è di casa.

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