Aeronautica militare, è allarme amianto

L’inchiesta della procura di Padova: verifiche su aeroporti ed ex basi missilistiche in tutto il Nordest
Mion Interpress Venezia, 15.07.2011.- Guardia di Finanza Venezia, Conf.Stampa Operazione
Mion Interpress Venezia, 15.07.2011.- Guardia di Finanza Venezia, Conf.Stampa Operazione

PADOVA. Dopo la Marina militare, amianto killer anche tra i militari dell’Aeronautica italiana? Amianto sulle coperture degli hangar e nelle strutture di basi missilistiche, ormai da tempo chiuse. Amianto nei componenti meccanici degli aerei. Amianto nelle tute antincendio indossate dai militari sulle piste di volo durante interventi di assistenza ed esercitazioni. Amianto ovunque almeno fino al 1992, quando il pericoloso minerale è stato messo al bando e il suo utilizzo è stato vietato. Eppure mai i militari dell’Aeronautica “tricolore” sono stati informati dai superiori dei pericoli per la salute derivanti dall’esposizione all’amianto. Mai è stata svolta un’adeguata sorveglianza sanitaria prevista da leggi e direttive. E mai sono stati previsti e applicati dispositivi di sicurezza a tutela dei lavoratori.

Negli ultimi tempi molti di loro si sono ammalati di mesotelioma, tumore tipico di chi respira fibre d’amianto, destinato a manifestarsi a molti anni di distanza dalle esposizioni al minerale. Un gruppo di ex militari, sostenuto dall’Osservatorio nazionale amianto presieduto dall’avvocato Ezio Bonanni, ha presentato un esposto alla procura di Padova e il pm Sergio Dini (in foto) ha aperto un’inchiesta. Obiettivo: individuare i militari dell’Aeronautica colpiti dalle patologie collegate all’amianto grazie al Registro italiano dei mesoteliomi, poi identificare i siti a rischio, i velivoli e le componentistiche realizzate con amianto e risalire a eventuali responsabilità nei vertici dell’Aeronautica militare. Due le ipotesi di reato, omicidio e lesioni colposi. Al momento (ma gli accertamenti sono appena all’inizio) non risultano indagati. L’indagine coordinata dalla procura padovana riguarda tutto il Nordest: gli aeroporti militari di Padova, Istrana (Treviso), Rivolto (Udine), Villafranca Veronese con le basi missilistiche dismesse di Bagnoli di Sopra (Padova), Zelo (Rovigo), Chioggia nel Veneziano e Cordovado (Pordenone). Braccio operativo del magistrato sono la polizia giudiziaria della procura padovana con i carabinieri di stanza nell’aeroporto militare della città del Santo che hanno giurisdizione in tutte le basi aeronautiche. Un altro esposto ha provocato l’inchiesta parallela su aeroporti e basi nel Nordovest in mano al pm di Milano Maurizio Ascione: 15 giorni fa si è svolto un summit a Verona tra il pm Dini e il collega lombardo che sta seguendo il processo per le morti da mesotelioma di alcuni operai della Pirelli.Tra i firmatari dell’esposto finito a Padova l’ex maresciallo Nunzio Pierini, originario di Chieti, per trent’anni tecnico addetto alla manutenzione dei velivoli in vari aeroporti italiani, colpito da un mesotelioma nel 2011. Un tumore fatale: nell’aprile scorso il sottufficiale è morto a 64 anni.

Cristina Genesin

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