Agricoltura, 77 vittime in Veneto in tre anni «Trattori pericolosi»
MESTRE. Troppi agricoltori finiscono stritolati dai trattori nei campi, appello alla Regione di Confagricoltura. In Veneto gli infortuni mortali sul lavoro, tra il 2015 e il 2018, sono stati in totale 193 e tra questi 77 incidenti sono avvenuti nel settore agricolo, 71 proprio sui campi. Secondo i dati Inail, si tratta di 26 casi nel 2015; 17 nel 2016; 18 nel 2017 e 16 nel 2018. In ben 33 casi la causa di morte è stata dovuta alle conseguenze del ribaltamento del trattore, in 9 casi allo schiacciamento di una macchina agricola (escluso il trattore), in 3 allo schiacciamento da parte del trattore in movimento.
Nel Veneziano sono cinque gli incidenti agricoli mortali avvenuti tra il 2015 e il 2018. Si tratta di un’emergenza che si inserisce in un tendenziale aumento degli infortuni sul lavoro in tutti i settori più a rischio.
Da qui l’appello che Confagricoltura Venezia alle istituzioni: «In Italia è entrata in vigore la legge europea che obbliga chi guida il trattore a sottoporsi a un esame che ne verifichi l’idoneità per gestire un mezzo così pericoloso» sottolinea Giulio Rocca, presidente di Confagricoltura Venezia. «Ma si rende necessario intervenire sulle macchine agricole: mi rivolgo alla Regione sensibile alle richieste degli agricoltori perché metta a disposizione degli agricoltori fondi specifici destinati ad opere di messa a norma e aggiornamento per rendere sicuri parco macchine ed attrezzature». Non solo: «Un appello va rivolto anche all’Inail perché i bandi che emette sono di fatto inaccessibili per le piccole aziende» sostiene Rocca. «L’accesso si basa sulla velocità di presentazione della domanda, a tal punto che è richiesta alle aziende la consulenza di società specializzate. In questo modo le imprese più piccole restano di fatto escluse». Nella maggior parte dei casi rilevati negli ultimi anni – anche secondo il rapporto Inail – l’incidente mortale ha coinvolto ben 55 coltivatori diretti, mentre gli altri morti riguardano dipendenti a contratto indeterminato. Gli infortuni mortali coinvolgono soprattutto italiani, con età tra i 51 e i 60 anni (al secondo posto ci sono gli ultrasessantacinquenni). —
M. A.
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