Al centro di Voltabarozzo dote per tirare a campare

VENEZIA. Fino a qualche anno fa era un centro di eccellenza per lo studio dei modelli idraulici della laguna e dell’idrografia del territorio. Adesso è (quasi) in stato di abbandono. Erbacce, degrado,...
CAIAFFA- AGENZIA BIANCHI - PADOVA - CENTRO DI RICERCA IDRAULICA DI VOLTABAROZZO
CAIAFFA- AGENZIA BIANCHI - PADOVA - CENTRO DI RICERCA IDRAULICA DI VOLTABAROZZO

VENEZIA. Fino a qualche anno fa era un centro di eccellenza per lo studio dei modelli idraulici della laguna e dell’idrografia del territorio. Adesso è (quasi) in stato di abbandono. Erbacce, degrado, attività che languono. Nemmeno un collegamento Internet che funzioni. Un disastro. Il Centro sperimentale di Voltabarozzo, alla periferia di Padova, rischia di fare una brutta fine. Luogo ideale per studi e sperimentazioni sulle acque, non è stato valorizzato a sufficienza dal Magistrato alle Acque (oggi declassato a Provveditorato alle Opere pubbliche del Veneto). Il Consorzio Venezia Nuova ha prorogato di sei mesi il servizio di una decina di tecnici della sua società Tethis, mettendo a disposizione 400 mila euro. Ma in estate si torna daccapo. Che fine farà il gioiellino idraulico di Voltabarozzo? Non è soltanto un centro studi. Ma un’opera di ingegneria idraulica unica nel suo genere. Dieci ettari con il capannone che contiene il modello dell’intera laguna in scala 1:250. A Voltabarozzo sono stati fatti gli studi che hanno portato poi alla progettazione del Mose, con i modelli delle tre bocche di porto in scala 1:60. Ma anche le simulazioni sulle correnti e il moto ondoso, gli studi per la diga di Ravedis in Friuli e i corsi d’acqua di Brenta e Bacchiglione. Laboratori e strutture che potrebbero essere usati anche dalla Regione e dagli enti locali. Per adesso il Centro è gestito dal Magistrato alle Acque con personale di Tethis fornito dal Consorzio. E il suo futuro è incerto.(a.v.)

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