Alt dagli astronomi mondiali «Venezia spenga quel faro»

Da Parigi appello al sindaco Brugnaro a nome di 12 mila studiosi dello spazio Intanto l’Arpav chiede una modifica della legge veneta sull’inquinamento luminoso

MARGHERA. Per lo spegnimento di Ramses II, il grande faro acceso per i cento anni di Porto Marghera, ieri si è mossa perfino l’Unione Astronomica Internazionale, l’organismo che riunisce 12 mila studiosi di settore impegnati negli osservatori astrofici, nelle università e negli enti spaziali di tutto il mondo. La presidente Silvia Torres-Peimbert, da Parigi, ha scritto al sindaco Brugnaro, alla Regione, all’Onu e all’Unesco. «L’Iau aveva notato con soddisfazione l’approvazione da parte della Regione della legge 17 del 2009 che norma, in forma intelligente, le modalità di illuminazione pubblica con l’obiettivo di contenere la spesa e l’inquinamento luminoso» si legge nella lettera, «Desta quindi sorpresa la notizia della palese violazione di una legge regionale, proprio da parte di coloro che dovrebbero far rispettare le leggi». Torres Peimbert ha aggiunto rivolgendosi al sindaco: «Facciamo appello alla sua sensibilità e autorità perché il faro di Marghera venga spento al più presto. L’Unione Astronomica sarà felice di collaborare nel caso decidesse di celebrare il centenario con iniziative di carattere astronomico». Se il Comune puntava su Ramses II per dare enfasi al centenario di Porto Marghera, il mega faro negli impianti di Cereal Docks ha colto nel segno. Non tanto per il maxi fascio di luce visibile nel cielo per 12 chilometri e da quasi ogni angolo della regione, con la sua potenza di 72 mila watt, quanto per la polemica “planetaria” che ne è poi scaturita. L’Agenzia regionale per l’ambiente ancora prima dell’accensione del mega faro ha fatto sostanzialmente un autogol. Dapprima inviando una “diffida” al Comune affinché non venisse acceso Ramses II, trovandosi poi costretta a fare marcia indietro a 24 ore di distanza, poiché non le spettava tale invio, ma solo la richiesta del progetto illuminotecnico. Progetto consegnato dal Comune, che in precedenza aveva ottenuto il placet di Enav per il traffico aereo. E ieri nella sede di Arpav a Padova si è riunito l’Osservatorio regionale sull’inquinamento luminoso per discutere del caso su richiesta dell’associazione Veneto Stellato che ha depositato in Procura una denuncia per abuso d’ufficio in relazione alla violazione della legge regionale sull’inuinamento luminoso. Ne è scaturito un comunicato in cui si spiega che «il faro luminoso realizzato dal Comune, pur non trovando una puntuale disciplina nella legge regionale veneta sull’inquinamento luminoso, risulta di per sé non coerente con i principi ispiratori della stessa. Pertanto l’Osservatorio proporrà una revisione che disciplini tali eventi». (s.b.)

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