Antonveneta entra in Mps, cambia l'Iban di tutti i correntisti

L'atto di incorporazione che pone fine a una storia nata nel 1866. Via al processo di migrazione dei conti: lungo week-end per dipendenti e clienti. Non mancheranno i disagi: bisognerà comunicare i nuovi numeri di conto
MARIAN - NUOVE INSEGNE ANTONVENETA MARIAN - NUOVE INSEGNE ANTONVENETA
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PADOVA. Cambio delle coordinate bancarie, riduzione temporanea e progressiva dell’operatività online e, venerdì, apertura al pubblico solo nel corso della mattinata. La macchina organizzativa è avviata e, da lunedì prossimo, i clienti di Banca Antonveneta entreranno ufficialmente a far parte del Monte dei Paschi. Con la firma, ieri pomeriggio a Siena davanti a un notaio, dell’atto di incorporazione in Mps, Antonveneta ha formalmente cessato di esistere come Spa bancaria autonoma. Una storia, come ha ricordato il segretario regionale della Uil credito Umberto Baldo in un suo intervento, iniziata nel 1866 come Banca Mutua di Credito Popolare di Padova. Dopo la stagione della crescita impetuosa e svariate traversie, Antonveneta viene integrata nel Montepaschi. Continuerà a vivere come area territoriale, la più grande del Monte di Alessandro Profumo e Fabrizio Viola che cerca di mettersi alle spalle scandali e inchieste della gestione Mussari-Vigni.

Raggiunto l’accordo con i sindacati sulla fusione (3mila dipendenti coinvolti) e firmato l’atto di incorporazione, lunedì prossimo i clienti Antonveneta entreranno nell’azienda bancaria Mps. Si tratta di un passaggio “informatico”, che i clienti – dati non ufficiali parlano di 400mila – non vedranno ma avvertiranno. Mps dovrà comunicare ai clienti le nuove coordinate bancarie: per chi ha un accesso online, il nuovo codice Iban sarà visibile sul web da domenica.

Intanto, sempre per quanto riguarda l’operatività online, da venerdì scorso non è più possibile il pagamento dei bollettini, da oggi bonifici, stipendi e pagamenti esteri. Le ultime due disposizioni (deleghe F24 e revoche) saranno sospese dalle 13.30 di venerdì. Allo sportello “fisico” l’attività ordinaria (versamenti e prelievi) è garantita in continuità. Così come agli sportelli bancomat, anche in fase di transizione, sarà sempre possibile prelevare.

Allo stesso tempo, sempre dal 29, la nuova area nordestina vedrà la chiusura di 43 sportelli a insegna Antonveneta. In tempi rapidi, ovvero il 19 maggio, si procederà poi anche alla chiusura di altri 24 sportelli Monte dei Paschi. In tutto, quindi, 67 sportelli. Sempre complessivamente tra le due insegne ma solo per quanto riguarda il Veneto, la riorganizzazione impatterà su Padova con 13 chiusure, 12 a Treviso, 10 a Verona, sette a Vicenza, altri sette a Venezia, quattro a Rovigo e due a Belluno.

Nell’accordo con i sindacati, l’azienda si è impegnata, si legge in una nota sindacale, «a ricercare la continuità professionale dei colleghi coinvolti e a garantire adeguati percorsi formativi ai lavoratori interessati da un cambiamento di ruolo, tenendo in considerazione particolari situazioni personali e familiari in tema di mobilità territoriale».

Con l’incorporazione, conclude Mps «si compie un passo fondamentale nel percorso di riorganizzazione in grado di coniugare gli obiettivi di recupero di efficienza con l’esigenza di una migliore articolazione della presenza territoriale, a supporto della strategia di crescita».

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