Autonomia, il testo di Boccia supera un primo esame delle Regioni

ROMA. Via libera da tutte le regioni, ora il testo in Consiglio dei Ministri: così il ministro per gli affari regionali Francesco Boccia sul testo sull'autonomia, al termine della conferenza Stato-Regioni. È importante la condivisione del testo con tutte le regioni, ha dichiarato, ora si andrà in consiglio dei ministri.
«Ora il sud ha una cintura di sicurezza, tutte le Regioni accettano di sedersi al tavolo. Usciamo tutti rinfrancati - ha detto Boccia - è una riforma di tutti, non ha un colore politico, l' autonomia intesa come sussidiarietà, è scolpita nella nostra Costituzione da sempre. Così avremo uno stato più snello e più forte. Questa proposta verrà poi proposta al Parlamento che resta sovrano. I lep, i livelli essenziali delle prestazioni, si faranno entro 12 mesi dalla firma dell'intesa e varranno per tutti. Questo allarme che si vada sulla spesa storica è falso. Si fanno i lep e quando si parte lo si fa per le materie non lep».
Zaia vuole le 23 materie. «È stata una riunione approfondita sull’ autonomia differenziata, abbiamo dato un primo assenso a un testo che deve avere alcuni aggiustamenti. Oltre alla cornice della legge quadro noi come regione siamo interessati alla firma dell’intesa, è fondamentale».
De Luca, consenso di fondo. Il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, ha apprezzato il lavoro di Francesco Boccia, ministro degli Affari regionali: «Ci stiamo scambiando valutazioni, ma credo ci sia un consenso di fondo al metodo scelto da Boccia».
Un metodo che, afferma De Luca, «prevede il coinvolgimento di tutte le Regioni, che assume come presupposto la definizione dei Lep, i livelli essenziali di prestazione, e che punta in maniera decisa e non reticente sulla perequazione e sull’equilibrio fra Nord e Sud, ma che contemporaneamente obbliga ogni Regione ad accettare la sfida dell’efficienza».
«Se oggi si fanno passi avanti è anche merito del lavoro svolto per più di un anno dalle tre Regioni interessate dalle singole intese, in particolare grazie al lavoro dell’ex ministro Erika Stefani. Dobbiamo arrivare bene e velocemente a siglare almeno delle pre-intese perchè ormai sono due anni che i lombardi si sono espressi con il referendum ed è più di un anno che i nostri tecnici lavorano sulla definizione dell’intesa con le 20 richieste su 23 consentite dalla Costituzione, che abbiamo individuato. La norma proposta deve offrire criteri che accelerino i tempi della effettiva concretizzazione dell’ autonomia differenziata, non che la frenino» ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, al termine della Conferenza Stato Regioni convocata, questo pomeriggio a Roma, dal ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Francesco Boccia.
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