Azzardo, in Veneto quasi 35 mila giocatori patologici: in arrivo la legge

PADOVA. «Al centro dell'attenzione del legislatore regionale ci deve essere sempre la tutela dei cittadini e dell'interesse pubblico. Guardo quindi con favore al percorso legislativo in corso in Consiglio regionale per dare al Veneto una legge che affronti a 360 gradi il rischio dipendenze da gioco d'azzardo».
Lo afferma l'assessore regionale alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, che in Commissione sanità del Consiglio ha ascoltato le osservazioni degli operatori del settore sul disegno di legge di Giunta sulla prevenzione e cura del disturbo da gioco d'azzardo patologico.
«Una legge - prosegue Lanzarin - che affida a Regione e Comuni il compito primario di prevenire e di prendersi cura dei giocatori patologici e dei danni sociali che il gioco compulsivo causa. Ma che chiede anche il coinvolgimento delle industrie e degli operatori del gioco per limitare, attraverso codici di autoregolamentazione, norme urbanistiche e provvedimenti fiscali, la diffusione dei punti gioco nei centri urbani».
Lanzarin ricorda che «le somme giocate in Veneto e il numero dei giocatori compulsivi risultano in continuo aumento. Nel 2016 i giocatori problematici in Veneto risultavano essere 32.500 e i potenziali 'malati di gioco patologicò erano stimati tra i 3.200 e i 3.700. Ma solo uno su cinque si rivolge ai servizi pubblici per chiedere un aiuto a uscire dalla spirale della ludopatia, ormai riconosciuta come vera e propria patologia da prevenire e curare».
Il ddl abbina gli impegni di diagnosi, cura e reinserimento dei giocatori patologici a interventi normativi volti a tutelare le categorie più a rischio e la fasce più deboli adottando precauzioni che possono scoraggiare l'insorgere di comportamenti compulsivi.
I 15 articoli della legge-quadro prevedono distanze minime dei punti gioco dai luoghi di aggregazione sociale (300 metri nei comuni con meno di 5 mila abitanti, 500 in quelli con oltre 5 mila), stop alle aperture ininterrotte delle sale gioco e niente pubblicità di vincite, obbligo di vetrine trasparenti per le sale e le agenzie di scommesse, Irap maggiorata dello 0,92% per gli esercenti che ospitano slot e apparecchiature da gioco.
In materia urbanistica e di regolamentazione amministrativa il testo rimanda ai Comuni criteri per la dislocazione territoriale dei punti gioco e incentivi e forme premiali per gli esercenti che disinstallano 'macchinettè, slot machines e apparecchiature varie da gioco. Le sanzioni previste per violazioni o mancata osservanza della legge potranno arrivare a 6.000 euro.
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