Minacce all’arbitro, squalifica per 13 partite

L’episodio nella gara di basket tra Selvazzano e Noventa vicentina. Punizione esemplare per l’atleta dei vicentini Black Templars. L’Usp: «Mai vista una scena del genere, dispiace molto»

Luca Perin
Un match di basket (foto d'archivio)
Un match di basket (foto d'archivio)

Gravi minacce e violenze verbali verso l’arbitro. Un caso che fa notizia, almeno guardando alla scelta della giustizia sportiva, ha coinvolto suo malgrado la squadra di basket Selvazzano Usp Outlanders, militante in DR3 (l’ex Prima Divisione), che nello scorso weekend, in una trasferta a Noventa Vicentina, ha dovuto assistere alla grave e violenta reazione di un giocatore avversario – sponda Black Templars – andato in escandescenza contro l’arbitro, tanto da meritarsi il provvedimento “record” di 13 giornate di squalifica.

Il giocatore coinvolto si chiama David Mojsovski e nei giorni scorsi la sua punizione è spiccata nei provvedimenti del giudice sportivo provinciale: nel comunicato si legge appunto di una squalifica di 13 giornate per non aver immediatamente abbandonato il terreno di gioco dopo essere stato espulso, per aver usato espressioni blasfeme durante la gara e – soprattutto – per aver tenuto un comportamento offensivo, minaccioso e intimidatorio nei confronti degli arbitri, oltre che per aver tentato un’aggressione fisica sempre nei confronti degli arbitri.

«In tanti anni di basket non avevamo mai visto nulla del genere», fanno sapere dalla dirigenza della squadra di Selvazzano. «Dispiace molto, il ragazzo forse per tensioni personali ha perso la testa, ma anche perché la società avversaria coinvolta è davvero un modello, una delle più corrette dell’intero campionato».

I fatti raccontano infatti di un banale episodio arbitrale avvenuto nel corso della fine del primo tempo per cui è nata una discussione esagerata tra il giocatore e uno dei due arbitri, tanto che si ipotizza che già in passato potessero esserci stati screzi tra i due in altre partite. Il direttore di gara ha deciso quindi di fischiare un doppio tecnico per proteste, scelta che ha fatto scattare la rabbia del giocatore.

Mentre le due squadre rientravano per l’intervallo, ecco l’esplosione del caso: nei pressi degli spogliatoi Mojsovski ha avuto una violenta discussione con l’arbitro, con urla e minacce. «Il giocatore ha letteralmente perso il senno minacciando di aspettare il direttore di gara fuori dal palazzetto, mentre nel frattempo i suoi dirigenti provavano in qualche modo a trattenerlo.

A nostro modo di vedere l’arbitro ha tenuto un comportamento esemplare: il fischio contestato non era per niente clamoroso, si era poi a metà gara e non c’erano particolari tensioni, e lo stesso direttore prima di decidere l’espulsione aveva provato a gestire la situazione calmando gli animi», raccontano dall’Usp.

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