Beffa bonus terme, fondi esauriti in sei ore. La rabbia veneta: «Scandalosa modalità di assegnazione»

Nel secondo clic day bruciati i 52 milioni disponibili. Ogni albergatore ha portato a casa tra i 150 e i 200 contributi

Federico Franchin

ABANO. Fondi esauriti nonostante gli intoppi del sistema in nemmeno sei ore e mezza.

Il bonus terme è andato “a ruba” e si è rivelato un successone, ma quante difficoltà e polemiche anche ieri per il secondo tentativo di clic day. Un secondo tentativo segnato da continui blackout del sistema, soprattutto in avvio di giornata, dalle 12 alle 14.30.

IL SERVER FA LE BIZZE

Il sistema, che era andato completamente in crash lunedì, giornata inizialmente destinata al click day, ha fatto le bizze anche ieri, mandando su tutte le furie gli albergatori del bacino termale euganeo.

I 51,940 milioni di euro disponibili per i 191 stabilimenti termali italiani sono andati di fatto in fumo in pochissime ore, segnando di fatto un record. In sei ore e mezza esauriti i soldi, con i dipendenti delle 66 strutture termali del bacino termale euganeo che dalle 12 alle 18. 30 non hanno mai staccato la spina. Anche se le pause forzate sono state molte.

«Sono arrabbiatissimo», osserva senza mezzi termini Umberto Carraro, presidente del consorzio Terme Colli Marketing. «Errare è umano, ma perseverare è diabolico si dice in questi casi. Per tutta la prima parte della giornata il sistema andava anche peggio di ieri. Il server è andato a singhiozzo e ci sono stati momenti in cui il contatore della piattaforma Invitalia scendeva in modo vertiginoso. Ha lasciato tutti stupiti l’avvio di giornata con un milione di euro andato speso nel giro di nemmeno 5 minuti e i quasi 2’ “fumati” nel giro di 20’, ma con il sistema che dalle nostre parti praticamente non funzionava. Le modalità vanno riviste, così come va rivista la piattaforma di Invitalia».

Le strutture termali ieri si sono organizzate in vario modo. C’è chi aveva a disposizione 2-3 operatori per l’inserimento dati nel sito e c’è chi si è dotato di una “artiglieria” da guerra, mettendo in campo una decina persone.

CIRCA 200 PRATICHE A HOTEL

«Ogni operatore è riuscito a processare mediamente tra le 150 e le 200 richieste che erano pervenute nei giorni scorsi agli hotel», spiega il direttore di Federalberghi Terme Abano Montegrotto, Marco Gottardo. «C’è chi probabilmente è riuscito a portare a casa centinaia di migliaia di euro di bonus terme».

Bonus che era di 200 euro a testa e che dovrà essere usufruito dal cliente entro 60 giorni dall’avvenuta conferma che dovrebbe dare l’albergatore al cliente stesso.

«Si tratta di una misura voluta e ottenuta dal movimento termale italiano, che è stata certamente un’ottima cassa di risonanza per il sistema termale», annota ancora Gottardo. «La gestione amministrativa e tecnologica purtroppo è stata approssimativa e questo rischia di aver penalizzato molti stabilimenti termali. Bisognerà aspettare i dati di assegnazione risorse/bonus per singola struttura termale per avere un quadro completo della situazione. Ci auguriamo non ci sia stata troppo concentrazione, bensì una distribuzione omogenea tra i vari stabilimenti termali Euganei, veneti ed italiani».

Di certo il bonus ha evidenziato come gli italiani siano “pazzi” per le terme. «È certamente un grande strumento promozionale, che ci consentirà di allungare la stagione turistica in questi due mesi», conclude Gottardo. «Vanno riviste le modalità di assegnazione dei fondi. Speriamo ora passano arrivare altre risorse con un secondo stanziamento per soddisfare chi non è stato fortunato. Crediamo infatti che non tutte le 100 mila richieste siano state soddisfatte». ––

Argomenti:cronacaAbano

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova