Bibione, la storia del piccolo gabbiano caduto dal nido e salvato dai bambini di un condominio

Lui (o lei) è Gabby (o Rosa, o Cuccy, la fantasia  dei bambini è pressoché inesauribile) cucciolo di gabbiano caduto  al suolo dal suo nido, posizionato al quarto piano di un palazzo di Bibione durante -si presume- la prima prova di volo. Sfamato e messo in sicurezza dai condomini, è stato affidato al Cras

Fa.p.

BIBIONE. Ci sono piccole storie che spesso sfuggono alla cronaca. Quelle storie che mettono in pace con il genere umano, capace di terribili atrocità, ma anche – qualche volta – di gesti gratuiti e nobili, ancor più splendenti perché rivolti a un animaletto, per di più bruttino e tendenzialmente antipatico.

Lui (o lei) è Gabby (o Rosa, o Cuccy, la fantasia onomastica dei bambini è pressoché inesauribile) cucciolo di gabbiano caduto rovinosamente al suolo dal suo nido, posizionato al quarto piano di un palazzo di Bibione durante -si presume- la prima prova di volo, avvenuta sabato 25 giugno.

E’ finita malino: tonfo e zampa rotta. Risultato? Gabbiano bloccato a terra sotto il sole nel parcheggio di un condominio di via Taigete.

Sia chiaro, c’è stato chi ha detto “lasciamolo là, di gabbiani ce ne sono tanti” (come dire che se ne muore uno l’umanità non ne risentirà, e in fin dei conti potrebbe anche essere così).

D’un tratto però si è accesa quella piccola luce di speranza. Quella che illumina gli occhi dei bambini che devono credere e pretendere l’happy end a tutti i costi. Ed ecco che spunta il primo tozzo di pane, l’acqua.

Qualcuno lo sposta in un luogo riparato, all’ombra. Compare il tonno, le sardine, tutto rigorosamente servito su piattini. Da tugurio a ristorante a 4 stelle per volatili in un amen.

Immediato si è posto il problema. Chi può curarlo? Le telefonate sono state tantissime. Non sono mancate le delusioni, pure qualche “è solo un gabbiano, lasciatelo là”.

Ma per i bimbi (e più di qualche adulto) del condominio isola Clara di via Taigete era già la mascotte Gabby.

In un caldissimo sabato sera, dopo un numero N di chiamate, è arrivato il primo “sì, lo recuperiamo”. La voce era quella del Cras (centro recupero animali selvatici) di Polesella, in provincia di Rovigo, a più di 200 chilometri da Bibione. “Mettetelo in sicurezza e dategli da mangiare, arriviamo”. Sul fronte gastronomico tutti pensano che il cucciolo abbia ricevuto un trattamento gourmet.

Per due giorni poi il volatile ha tenuto un posto auto all’ombra tutto per sé. E chi trascorre le vacanze sul litorale veneziano sa quanto sia prezioso uno stallo per la propria vettura.

Nella mattinata di lunedì 27 giugno i volontari sono arrivati. Il piccolo Gabby è stato messo in uno scatolone con direzione veterinario. Sarà curato e rimesso in libertà con buona pace di chi dice “è solo un gabbiano”.

E tutti i bimbi del palazzone porteranno nel cuore il ricordo meraviglioso di un salvataggio fuori dal comune, di un gesto gratuito che fa avere una piccola speranza in più nel genere umano.

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