Bidoni di nozze: disavventure alla veneta, e soprattutto come evitarle

Il sogno d'amore che si trasforma in un incubo? Si, certo che può accadere: attenti alle siderali distanze tra qualità e prezzo, tra aspettative e servizi richiesti
Cake fall
Cake fall

Un sogno d’amore coronato con la promessa del “per sempre”: il giorno del matrimonio, per molti, è il più atteso e desiderato di una vita intera. E che la festa sia faraonica o più modesta, l’importante è che tutti ne escano felici.

Eppure non è sempre così, anzi: succede, non di rado, che qualcosa vada storto, talvolta in modo irreparabile. È di questi giorni la storia di due sposini di Vigonza che il giorno delle nozze hanno chiamato addirittura i carabinieri, accusando di truffa la wedding planner.

Di mezzo tovaglie sporche, cibo non all’altezza e una torta nuziale di plastica. La questione, tra accuse di truffa e controaccuse di diffamazione, è finita sul tavolo di un magistrato in procura, e ora starà al giudice stabilire chi ha torto e chi ha ragione.

Ma le associazioni dei consumatori assicurano che le segnalazioni sul tema (per matrimoni, ma anche per feste di compleanno o di laurea) sono all’ordine del giorno, e più di qualche volta finiscono in tribunale. Tra i casi seguiti nel Padovano dall’Adico guidata da Carlo Garofolini c’è perfino una festa di compleanno per bambini: i genitori avevano noleggiato dei giochi gonfiabili, per regalare al proprio bimbo una giornata indimenticabile.

Ma sventura (o trascuratezza) ha voluto che proprio nelle poche ore in cui servivano si siano bucati. I bimbi hanno dovuto rinunciare e i genitori hanno avviato una controversia.

Assurdo, poi, il caso di una festa di laurea organizzata poche settimane fa in una villa privata in provincia di Padova: il festeggiato l’aveva scelta per la piscina e gli invitati erano arrivati con teli da mare e costume. Ma in piscina non sono potuti entrare: l’utilizzo non era stato concordato e, non essendoci nulla di scritto, il festeggiato ha dovuto arrendersi. Salvo poi rivolgersi all’Adico.

Anche il meteo sfavorevole può mandare all’aria una festa, specie se tutto era stato organizzato all’aperto. Ma quando di mezzo c’è una bella villa con giardino, è lecito aspettarsi che i gestori abbiano un piano B. Non è andata così per due sposini che dovevano festeggiare il loro giorno più bello lo scorso giugno.

La giornata non sembrava delle migliori, ma il cielo non prometteva pioggia. Invece, all’improvviso, si è abbattuta sul giardino della villa una bufera che in pochi minuti ha spazzato via ombrelloni, sedie, tavoli e tutto quel che c’era sopra. Il pranzo era a buffet e il maltempo non ha risparmiato praticamente nulla delle leccornie disposte sui tavoli. Tanto meno si è salvata l’allegria, dato che gli sposi sono finiti in causa con i gestori della villa.

Ormai molti arrivano al fatidico “sì” che convivevano già da anni, e così è sempre più frequente sostituire la lista nozze con la lista viaggio. Tutto sommato è comodo e facile da gestire: una semplice raccolta di soldi, di cui di solito si occupa direttamente l’agenzia di viaggi, per “sponsorizzare” la luna di miele.

Eppure anche qui è possibile incorrere in incresciosi equivoci: così è successo a una coppia di padovani che doveva partire un sabato mattina di luglio, ma il venerdì sera hanno scoperto che mancava una quota, e che in breve non potevano partire. L’agenzia non li aveva avvertiti e loro, ignari del contrattempo, avevano già i bagagli pronti. Sono riusciti a partire lo stesso, ma ovviamente non nel giorno stabilito.

Meno recente, ma memorabile, un caso del 2013 seguito dall’Adiconsum presieduta da Roberto Nardo. Gli invitati avevano organizzato il banchetto nuziale in un noto albergo del Cittadellese, prenotando per 120 persone. Salvo scoprire, una volta in albergo, che il pranzo era stato preparato solo per 60 invitati. I ristoratori hanno rimediato con una pasta al pomodoro per i convitati “dimenticati”.

Ma gli sposi, furibondi, si sono rifiutati di saldare il conto. A portare la questione in tribunale è stato proprio il titolare dell’hotel, ma il giudice ha dato ragione agli sposi, a cui ha riconosciuto non solo il diritto di non pagare il conto ma anche un rimborso per il danno subito.

La wedding planner

Silvia Baldan, sua pagina facebook
Silvia Baldan, sua pagina facebook

Sono sempre di più le coppie che si affidano ai wedding planner, i professionisti delle nozze che si occupano di ogni dettaglio del giorno del “sì”. Una professione che ha preso piede negli ultimi anni, grazie a trasmissioni televisive e qualche film, ma che richiede una formazione completa, un’empatia naturale e un grande spirito organizzativo.

Non è solo moda e non è un lavoro per tutti. Silvia Baldan ha aperto la sua agenzia Maison Mariage a Vigonza nel 2007, proponendo il servizio di wedding planner arrivando a organizzare oltre 15 matrimoni in un anno.

«Il problema di oggi è che molti si improvvisano», spiega.

«Per fare questo mestiere serve una formazione, ci sono i corsi, io stessa vengo chiamata a insegnare, ma ci deve essere un aggiornamento costante, servono umiltà e un bagaglio di esperienza, leggi la scelta con cura dei fornitori. Non si fa un corso di un fine settimana e poi si apre un’agenzia. Serve molto di più».

Organizzare un matrimonio è un lavoro complesso, richiede tempo, si fanno degli incontri per conoscere la coppia, capirne i desideri. «Il lavoro diventa più o meno impegnativo a seconda delle scelte degli sposi», continua. «Possono scegliere di affidarmi solo il ricevimento, quindi divento un supporto, o tutta la gestione che va dalla scelta delle partecipazioni, l’aiuto a trovare gli atelier per gli abiti, i fiori, la location e poi tutti i dettagli. Per un matrimonio ben organizzato, senza eccessi, ma indimenticabile, il costo va dai 20 ai 25 mila euro».

La cifra è variabile: servizi come spettacoli pirotecnici, la scelta di una location altamente esclusiva, fiori rari o un alto numero di invitati, dai 150 in su, possono variare di molto la cifra. Le mode e le tendenze anche nel mondo dei matrimoni cambiano, da qualche tempo lo stile shabby chic è entrato nei ricevimenti, privilegiando materiali naturali e fiori. Sono in aumento le richieste delle coppie gay, che amano cerimonie più intime, molto curate.

«Formazione, rapporto con i fornitori e saper seguire una cerimonia dalla A alla Z, queste sono le tre regole di un bravo wedding planner», commenta Silvia Bozza, professionista di Bagnoli. «In questo mestiere si diventa anche un po’ psicologi e bisogna saper affrontare ogni inconveniente, dalla torta nuziale che si scioglie alla calza smagliata della mamma della sposa a pochi minuti dall’inizio della cerimonia. Credo molto alle riviste di settore, una fonte affidabile, a cui si aggiungono i social come Instagram e Facebook dove, oltre alle foto dei lavori fatti, si possono trovare i commenti degli sposi. E questo è un ottimo biglietto da visita».

I consigli anti-bidone

Woman sitting at table alone with anniversary cake, covering eyes
Woman sitting at table alone with anniversary cake, covering eyes

Disguidi con ristoratori e albergatori, incomprensioni con le agenzie di organizzazione eventi e catering non all’altezza delle aspettative sono assolutamente all’ordine del giorno, tanto che le associazioni dei consumatori possono snocciolare segnalazioni quasi quotidiane.

Per molte di queste situazioni si trova un accordo tra le parti, altre però finiscono davanti ad un giudice. Eppure molte di queste controversie si potrebbero evitare semplicemente con un po’ di attenzione in più.

Ecco, allora, qualche semplice consiglio da seguire. «Un buon sistema per evitare spiacevoli sorprese» spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, «è quello di dettagliare il più possibile le richieste. È bene non dare nulla per scontato, non lasciare nulla al caso insomma, perché proprio dove qualcosa non viene specificato si annida una possibile scorrettezza o delusione.

Un altro consiglio, è quello di non saldare mai il conto in anticipo. Se c’è ancora una quota da pagare, questa può diventare un’arma di trattativa in caso di controversia: tante volte si risolve con uno sconto, senza dover arrivare alla contestazione vera e propria».

In ultimo: «Il preventivo deve essere sempre scritto e approvato» precisa Roberto Nardo, presidente dell’Adiconsum. Sembra una banalità, ma non lo è, dato che tante volte si prendono accordi orali o il preventivo non viene fatto firmare. «Un preventivo scritto, con tutti i dettagli ben specificati» dice Nardo, «è un documento importantissimo, che tante volte in tribunale è stato decisivo per la risoluzione della causa. Richiederlo in forma scritta e sottoscriverlo».

Le location

Table setting with handmade gift box on plate, bouquet of flowers, glasses, forks, spoons and knives for wedding reception. Guest tables in luxury dec...
Table setting with handmade gift box on plate, bouquet of flowers, glasses, forks, spoons and knives for wedding reception. Guest tables in luxury dec...

Il luogo che ospita il ricevimento o anche tutto il matrimonio è una delle scelte più importanti nell’organizzazione delle nozze. I gioielli architettonici di Padova e provincia sono particolarmente richiesti anche dalle coppie di stranieri. Il Castello del Catajo di Battaglia Terme ospita nel suo piano nobile e nel grande terrazzo panoramico, che si affaccia sui Colli Euganei, fino a 30 matrimoni l’anno, tra i mesi di maggio e primi di ottobre.

A luglio, l’antico maniero ha ospitato un matrimonio organizzato dal wedding planner più famoso d’Italia, Enzo Miccio. «Noi offriamo la location, collaboriamo con servizi catering e organizzatori. Ospitiamo oltre 50 ricevimenti annui di vario tipo», spiega Marco Moressa, responsabile degli eventi al Catajo. «I costi vanno dai 3.000 ai 4.100 euro più Iva, a seconda del giorno prescelto e del periodo».

Piace molto agli sposi orientali o comunque stranieri il Giardino di Valsanzibio, che propone al suo interno più soluzioni: è un luogo molto particolare dove le coppie cinesi vengono per fare il loro shooting matrimoniale, per poi mostrarlo durante il giorno delle nozze com’è nella loro tradizione. Al suo interno si può scegliere tra Villa Barbarigo, una cerimonia al Piazzale delle Rivelazioni o la meno impegnativa Ca’ Martinengo.

Le cifre cambiano a seconda dei periodi, si parte da 9.000 euro. Passando al castello di San Pelagio a Due Carrare, offre il giardino con i suoi labirinti e stanze uniche, come la sala delle mongolfiere. Tra le chicche meno conosciute la cinquecentesca Villa Ca’ Conti a Granze con il suo giardino all’italiana che ospita fino a 350 invitati: si parte da 2.000 euro. —

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