Bilanci falsi e gravi ammanchi alla Casa di riposo «Albertini»

«Una situazione di estrema gravità, peraltro non ancora pienamente delineata in tutti i suoi risvolti»: è la diagnosi alquanto allarmante del servizio ispettivo della Regione alla luce della verifica compiuta all’Ipab Casa di Riposo «Benedetto Albertini» di Isola della Scala (Verona) su sollecitazione dei consiglieri democratici Franco Bonfante e Roberto Fasoli che avevano segnalato l’esistenza di un ammanco milionario nelle casse dell’istituto. Una situazione già al centro di un’inchiesta della Procura della Repubblica scaligera, che ha contestato al presidente del cda l’omesso versamento dell’imposta sul valore aggiunto relativa al 2008 per circa 118 mila euro. Gli ispettori regionali, tuttavia, segnalano «ulteriori gravissime criticità» nella gestione dell’Ipab, documentate nella relazione inviata al presidente della commissione sanità Leonardo Padrin. Il loro rapporto parla di «mancata corresponsione di versamenti obbligatori per legge a partire dal 2008 per un ammontare, ad oggi, di oltre 4 milioni di euro»; di «pagamenti effettuati, dal 2008 al 2012, su capitoli di bilancio non pertinenti e, talora, diversi da quelli indicati in sede di impegno di spesa»; di «falsificazione di bilanci a far data dal 2008 e di falsificazione di documenti fondamentali per la gestione dell’ente».
Tali atti, si legge nella relazione, «sono stati attribuiti all’operato del segretario direttore Gian Luca Alberti, nei confronti del quale, in data 16 gennaio scorso, veniva disposta la sospensione cautelativa dall’impiego con convocazione a difesa dello stesso per il successivo 31 gennaio prossimo».
La conclusione degli ispettori non ammette equivoci: «La gravissima situazione rappresentata, che emerge dalle stesse relazioni dell’ente, impone l’accertamento, con la necessaria terzietà, dei gravi fatti verificatisi presso l’Ipab Albertini, con particolare riferimento alla quantificazione
del danno e all’accertamento delle responsabilità in capo a tutti i soggetti direttamente o indirettamente coinvolti nella vicenda».
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