Bitcoin spariti per 66 milioni euro, arrestato il padovano Barbieri

In carcere i vertici di The Rock Trading, perquisizioni in largo Europa a Padova: 18 mila risparmiatori in ansia

Davide Paci Barbieri e Andrea Medri
Davide Paci Barbieri e Andrea Medri

Andrea Medri e Davide Barbieri, padovano, i due ex amministratori e fondatori di The Rock Trading, società-piattaforma per investimenti in criptovalute, sono stati arrestati, con custodia cautelare in carcere per bancarotta fraudolenta, false comunicazioni sociali, formazione fittizia del capitale e infedeltà patrimoniale, in un'inchiesta, coordinata dai pm Pasquale Addesso e Grazia Colacicco del pool guidato dall'aggiunto Roberto Pellicano e condotta dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano e del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria.

Nel febbraio del 2023 delle perquisizioni erano state fatte anche nella sede di Padova, in largo Europa 3. I finanzieri allora hanno perquisito anche la casa del padovano Davide Barbieri, socio fondatore con Medri della piattaforma.   L’azienda agli albori aveva sede a Malta e il braccio operativo a Padova. Ora la sede è Milano.

Nell'inchiesta, che ha portato alla misura cautelare firmata dalla gip Rossana Mongiardo, è stato accertato un "dissesto" di circa 66 milioni di euro, "a fronte di oltre 18 mila clienti", che erano iscritti alla piattaforma.

Per The Rock Trading srl, piattaforma che un tempo era leader negli investimenti in bitcoin, era stata dichiarata la liquidazione giudiziale nell'aprile 2023 e la società, assieme alla Digital Rock Holding spa, società controllante, era finita al centro già nel 2023 anche di un'indagine della Procura di Milano per ipotesi di truffa e appropriazione indebita ai danni di migliaia di clienti, che avevano visto sparire i soldi da loro investiti. Inchiesta che ha, poi, virato, dopo il fallimento, verso l'accusa di bancarotta.

Dalle indagini è venuto a galla che parte dei soldi sono anche stati dirottati all'estero, su conti negli Usa, in Svizzera e in Lituania.

"Si tratta di una delle prime indagini di rilievo sul mondo dei Bitcoin", che può essere anche "pericoloso" per i risparmiatori. Un'indagine "che ha dovuto penetrare i meccanismi transfrontalieri dei valori immateriali".

Lo scrive il procuratore di Milano Marcello Viola in una nota con cui ha comunicato stamani gli arresti dei fondatori della società The Rock Trading.

"La complessità delle indagini è manifestata dal fatto che la Procura ha presentato tre richieste di liquidazione giudiziale nei confronti della capogruppo Digital Rock Holding spa, Trt srl e Onedime srI, tutte accolte dal Tribunale di Milano, che ha aperto una liquidazione giudiziale di gruppo con nomina del curatore". Curatela che ha "a sua volta disposto una consulenza tecnica da Deloitte" e sono state, poi, "formulate due richieste di rogatoria (in Usa e Svizzera) e due ordini di indagine europei in Lituania e Irlanda, in parte già evase, che hanno consentito di ricostruire disponibilità di risorse all'estero da parte degli indagati e movimentazioni estero su estero".

La richiesta agli Usa, spiega ancora Viola, "è stata di recente integrata e trasmessa tramite Ministero della Giustizia". Tra le altre cose, sono state "sottoposte a sequestro criptovalute rinvenute in chiavette Usb per un valore di 500mila euro".

Queste indagini dimostrano, ha chiarito il procuratore, "come il mondo delle criptovalute possa essere pericoloso per i risparmiatori proprio a ragione della difficoltà degli inquirenti di localizzare le attività illecite ed i loro proventi, con conseguenti difficoltà di recupero, in una realtà normativa ancora incerta".

"Se risulta che dobbiamo avere 1000 bitcoin, dobbiamo mostrarglieli". "Si può provare in tanti modi, il punto è che non ce li abbiamo". E' solo una delle conversazioni via chat, nel 2022, tra Andrea Medri e Davide Barbieri, i due ex amministratori e fondatori di The Rock Trading, società un tempo leader in Italia negli investimenti in criptovalute.

Dialoghi che emergono dall'ordinanza di custodia cautelare in carcere per i due indagati, firmata dalla gip di Milano Rossana Mongiardo, nell'inchiesta della Gdf e dei pm Pasquale Addesso e Grazia Colacicco su un crac da circa 66 milioni di euro, che ha portato migliaia di investitori a veder sparire i propri soldi investiti in bitcoin.

Già nel 2016, come risulta sempre dall'ordinanza, Barbieri scriveva "come copriamo il 'buco' di The Rock Trading?". Lo stesso Barbieri che, poi, interrogato nelle indagini, ha detto di "aver saputo" solo "da Medri" e da un'altra persona che "c'era un buco di milioni di euro". I due ex amministratori, scrive il gip, avrebbero falsificato i bilanci dal 2017 al 2022 e avrebbero anche "orchestrato un piano" volto a "trasferire le passività" di una loro "società maltese" sul "neocostituito gruppo TRT", ossia The Rock Trading. E poi avrebbero portato avanti "attività di gestione non autorizzate dei fondi dei clienti" per tenere in piedi le società di TRT.

La giudice evidenzia anche la capacità dei due "di ideare database, modificabili artificialmente, piegati alle loro logiche criminali". Avrebbero creato un "sistema" basato sulle piattaforme informatiche per "sottrarre i fondi degli investitori e utilizzarli per finalità diverse". Medri si occupava sulla carta "di gestione della clientela" e Barbieri "di gestione informatica-tecnologica".

I due potrebbero anche fuggire all'estero perché hanno una rete di contatti e disponibilità di soldi spostati su conti, annota la gip, tra "Svizzera, Inghilterra, Stati Uniti e Lituania".

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova