Bpvi, il legale di Sorato «Non va processato»

vicenza
Quattro interventi chirurgici per asportare un cancro, svariati cicli di radio e chemioterapia, e altre ricadute dovute sempre alla malattia. Secondo i suoi legali, Fabio Pinelli e Alberto Berardi, l’ex direttore della Banca popolare di Vicenza, Samuele Sorato, non è nelle condizioni di affrontare un processo. E per questo, ieri, nella prima udienza del dibattimento aperto nei confronti dell’ex manager (accusato di aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e falso in prospetto) la sua difesa ha invocano il legittimo impedimento. «Stiamo parlando di un processo complesso – ha spiegato l’avvocato Pinelli davanti al tribunale collegiale –. In questo momento la malattia è in una fase quiescenza. È fondamentale che Sorato non venga sottoposto a eventi stressanti che potrebbero riattivare la malattia. Non è in grado di presenziare attivamente al processo. I nostri consulenti hanno stimato una prognosi di vita dallo 0 al 2 per cento entro i prossimi cinque anni. Ha perso 35 chili. Non può dormire sdraiato e presenziare in aula a un dibattimento tanto importante è rischioso, specie in tempi di Covid». Quindi l’affondo di Pinelli rivolto al Collegio: «Pensate bene prima di accollarvi il rischio di far venire Sorato in un’aula di tribunale perché se dovesse contrarre il Covid potrebbe essergli devastante. Ci sono tutte le condizioni per decretare il legittimo impedimento».
Ma se per la difesa l’ex dg della Popolare non può stare a dibattimento, di tutt’altro parere è l’accusa, rappresentata dai pubblici ministeri Gianni Pipeschi e Luigi Salvadori. Per loro la situazione è sostanzialmente immutata rispetto all’aprile 2019, data dell’ultima perizia disposta in sede di udienza preliminare. «Nessuno si sogna di negare gli effetti della patologia di cui Sorato ha sofferto però è importante parlare anche delle date e dei tempi rispetto a quando le cose sono accadute – ha insistito il sostituto Pipeschi –. Non voglio minimizzare una patologia estremamente grave che fa riferimento però al 2017. Nel 2019 il perito del giudice (il gup Venditti, ndr) concludeva dicendo che Sorato era libero dalla malattia escludendo metastasi». Il pm ha ricordato poi come l’ex dg, tra l’estate e l’autunno del 2019 si sia spostato, abbia lavorato e sia andato anche in crociera nel Mediterraneo (come documentato dalla procura).
«Le condizioni per non essere processato secondo la procura non ci sono» ha rimarcato Pipeschi replicando alla richiesta avanzata dall’accusa. Il tribunale collegiale ha deciso di rinviare il processo a mercoledì 27 dove verrà incaricato un perito per stabilire le reali condizioni dell’ex dg di BpVi e di conseguenza decidere sulla sua presenza o meno nel processo. —
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