Canova, le sue parole a portata di clic
L’intero Fondo Manoscritti di Antonio Canova, della Biblioteca Civica di Bassano del Grappa, è stato digitalizzato ed è online: 40 mila pagine di 6658 diversi documenti.

L'intero Fondo Manoscritti di Antonio Canova, patrimonio della Biblioteca Civica di Bassano del Grappa, è online. Ora chiunque, nel mondo, può visionare, ad alta definizione e nella perfetta cromia originale, le 40 mila pagine dei 6658 diversi documenti manoscritti del Fondo Canoviano: lettere, innanzitutto, ma anche diari di viaggio, appunti, riconoscimenti e diplomi, persino un prezzario delle opere e il quaderno su cui l'artista appuntò le sue lezioni di inglese. Poi i sonetti, che gli estimatori gli facevano pervenire quale segno della loro ammirazione, appunti, testimonianze in prima persona degli incontri con le maggiori personalità del tempo, Napoleone in primis.
Il tutto, su archiviocanova.medialibrary.it. Sono materiali che hanno un valore storico unico, ma che non mancano, spesso, anche di interesse artistico, dato che il maestro era solito appuntare schizzi, intuizioni, appunti visivi su quanto attraeva il suo interesse.
Il Fondo dei manoscritti di Canova giunse a Bassano grazie a Giovanni Battista Sartori Canova, fratellastro dello scultore, tra il 1852 e il 1857, assieme agli album dei disegni, alla raccolta di incisioni in volume e a gran parte della biblioteca personale dell'artista per la parte di «belle arti». Ad essere stati digitalizzati sono gli scritti, ma il progetto si allargherà in futuro anche ai disegni e al resto del patrimonio artistico canoviano di proprietà dei Musei Biblioteca Archivio di Bassano del Grappa.
Il Fondo vanta 1756 disegni custoditi nel Gabinetto delle stampe e dei disegni del Museo Civico.
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