Caro-energia: raddoppiate le bollette di luce e gas per gli hotel
Schiavon, presidente di Federalberghi Veneto: «Gli albergatori hanno ridotto i consumi, ma non basta. Servono investimenti per l’efficientamento energetico»
VENEZIA. Lievitano i prezzi dell’energia, creando un effetto a catena sulle casse degli alberghi. Conseguenza diretta dell’aumento dell’entità delle bollette di luce e gas, recapitate agli albergatori. E conseguenza indiretta dell’aumento delle bollette per le strutture di cui si servono gli stessi hotel, a partire dai servizi di lavanderia. Oltre che dell’aumento dei costi dei trasporti e, quindi, delle derrate alimentari.
«Stanno arrivando le bollette e molti albergatori segnalano aumenti davvero importante rispetto al 2021, nonostante la diminuzione dei consumi. Non possiamo fare ancora una valutazione conclusiva, ma è un fattore che peserà fortemente sul bilancio degli alberghi. Per l’energia, in media si calcola un aumento di 100 mila euro all’anno per una struttura di 100 camere» l’allarme lanciato da Massimiliano Schiavon, presidente veneto di Federalberghi.
Gli esempi, i casi si sprecano: l’aumento dei prezzi è ovunque nell’ordine del 100%, nonostante i tentativi fatti per diminuire i consumi. Non semplice, in un’estate torrida come quella attuale, che praticamente impone di temere in funzione l’aria condizionata, giorno e notte.
E non si vede la fine del fenomeno. «Gli analisti del settore avevano annunciato che la situazione si sarebbe stabilizzata, ma non sta accadendo. Il costo dell’energia continua a correre e questo vale anche per i cittadini che vedono ridotta la propria capacità di spesa e potrebbero rinunciare alle vacanze» il secondo allarme lanciato dal presidente di Federalberghi, preoccupato dalla crisi di Governo, che potrebbe allontanare ancora di più le legittime richieste, e pretese, di un aiuto.
Il tutto, però, a partire da un cambiamento strutturale, è il caso di dirlo: «È necessario investire sull’efficientamento delle strutture» dice Schiavon, «E come, abbiamo già detto, la recente legge sulle comunità energetiche rappresenta un’opportunità per gli alberghi che, mettendosi insieme, potrebbero risparmiare su un costo, come quello dell’energia, che sta diventando sempre più pesante».
Dal canto loro, gli albergatori chiedono anche altro: denaro, risorse, aiuti o, quantomeno, un credito di imposta per il 2023, calcolato a partire dalla differenza tra le bollette pagate quest’anno e quelle dell’anno scorso.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova