Cecconato: «Ascopiave vi sorprenderà ancora pronti ad altre operazioni un invito ad Agsm-Aim»

La utility trevigiana chiude il primo anno dopo l’operazione EstEnergy Ricavi in forte crescita e marginalità in aumento, cedola da 34 milioni 
Passerini Pieve di Soligo Conferenza Stampa Ascopiave il Presidente Nicola Cecconato
Passerini Pieve di Soligo Conferenza Stampa Ascopiave il Presidente Nicola Cecconato

il bilancio



«Sapremo sorprendere con iniziative importanti». Nicola Cecconato, presidente di Ascopiave, a dispetto di un temperamento che lo vede solitamente molto cauto, è euforico. E ne ha ben donde, il primo bilancio della utility trevigiana successivo all’operazione con Hera mostra numeri importanti. L’anno della pandemia si chiude con un utile di 60 milioni di euro. Il cda ha proposto un dividendo pari a 16 cent per azione, per una cedola totale di 34,7 milioni di euro. Il gruppo ha archiviato l'esercizio con ricavi consolidati a 163,9 milioni di Euro, rispetto ai 124,9 milioni di Euro registrati nell’esercizio 2019 (+31,2%).

La crescita del fatturato è principalmente spiegata dall’ampliamento del perimetro di consolidamento avvenuta per effetto della fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione, con la conseguente iscrizione dei ricavi conseguiti dal ramo incorporato nell’ambito dei servizi di distribuzione del gas naturale, e per il consolidamento della società AP Reti Gas Nord-Est. Il margine operativo lordo dell’esercizio 2020 si attesta a 63,8 milioni di Euro, in aumento rispetto ai 44,9 milioni di Euro dell’esercizio precedente (+42,1%), principalmente per effetto dell’ampliamento del perimetro di consolidamento. Il risultato netto consolidato va a 58,7 milioni di Euro, in diminuzione rispetto all’esercizio precedente per 434,5 milioni di Euro.

«Sono risultati altamente positivi - spiega il presidente - che danno ragione dell’operazione strategica che abbiamo realizzato con Est Energy. Abbiamo creato economie di scala nel settore della distribuzione del gas. L’ultima riga del conto economico, al netto delle poste straordinarie della cessione del ramo vendite, è in crescita se confrontata con i 40,9 milioni di utile rettificato dell’anno scorso. Infine anche in un anno così particolare abbiamo incrementato gli investimenti che vanno a 44,5 milioni di euro».

E questo è solo l’inizio per la nuova Ascopiave, un gruppo che dopo essere uscita dal segmento non regolato delle vendite, punta a crescere nella distribuzione. Un segnale dell’aggressività con cui Ascopiave intende muoversi sul mercato è data dalla recente partnership con altri operatori del settore della distribuzione gas per partecipare ad alcune gare di Atem nella regione Lombardia. In particolare per la gestione di Milano 2 e Milano 3, gli ambiti per cui sono in gara coinvolgono 89 Comuni della provincia di Milano con oltre 520mila punti di distribuzione, giusto per avere una dimensione. E per il futuro Cecconato promette «siamo chiaramente interessati ad ambiti attigui a noi, ma potremmo sorprendere». Nel 2020 i metri cubi di gas in più distribuiti sono stati 400 milioni, portando il totale a 1 miliardo 460 miliardo di metri cubi di gas distribuiti.

«Nel 2021 il Gruppo sarà impegnato a cogliere ulteriori opportunità di crescita nel settore core e in altri collegati e sinergici, seguendo le lineedel piano strategico presentato lo scorso gennaio. Già nel 2020 abbiamo compiuto i primi passi nel senso indicato, attraverso l’acquisizione di Cart Acqua» dice ancora. E poi ci sono le alleanze, Cecconato torna a bussare per l’ennesima volta alla porta di Aim Agsm: «Ora comprendo che siano impegnati nell’integrazione delle due realtà, ma rinnovo l’invito: a noi piacerebbe riuscire a iniziare un rapporto di collaborazione con loro». —



Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova