Claudia Zennaro, la contabile sandonatese al servizio della camorra
ERACLEA. Tra gli arrestati nell’operazione della Dda di Venezia c’è anche Claudia Zennaro, 39 anni di Noventa. Claudia lavora al patronato “Labor” di via Vanoni a San Donà e tanti si sono stupiti quando hanno visto il suo nome nell’elenco degli arresti.
La sua immagine nel posto di lavoro è specchiata e anche chi ha avuto a che fare con lei lo conferma senza esitare. Sempre impegnata nell’aiutare i lavoratori per la richiesta della disoccupazione, piuttosto che la dichiarazione dei redditi e ogni documento fiscale necessario per le attività lavorative nel pubblico come nel privato.Questo dice l'immagine pubblica.
Le carte dell'accusa, invece, dicono tutt'altro. La procura antimafia le assegna un ruolo decisivo, nella struttura criminale che faceva capo a Luciano Donadio, tanto che le contesta l'associazione per delinquere. Il gip riconosce la fondatezza dell'accusa tant'è che riconosce la misura detentiva e parla di evidente importanza del ruolo svolto (...) per il buon funzionamento del sistema imprenditoriale gestito dal sodalizio mafioso e in particolare i reati n materia di false fatture, truffe all'Erario e agli enti previdenziali".
Insospettabile. Nella vita privata, sui social, emerge un’immagine più libera e disinvolta, di bella donna affascinante e piena di amici. Dice un giovane che si era rivolto a lei per motivi di lavoro: «Non ho mai visto una responsabile di ufficio così preparata e gentile. Si faceva in quattro per aiutare la gente, anche la domenica rispondeva al telefono. Una persona davvero d’oro».
Ecco allora cosa dicono le carte dell'ordinanza di custodia cautelare nei suoi riguardi
Nota a margine: ricordiamo che siamo in fase di indagini preliminari. Quello che segue è l'atto d'accusa, cioè l'insieme di elementi che hanno spinto il Gip a concedere la misura cautelare in carcere, sulla base di gravi indizi di reità. I sottolineati e gli omissis sono nostri.
IL CAPO D'IMPUTAZIONE
ZENNARO Claudia, nata a San Donà di Piave il 31.3.1979 e res. Noventa di Piave (omissis) partecipando all'associazione, anche presenziando a numerose riunioni con gli esponenti apicali al fine di discutere degli affari del sodalizio, della acquisizione e della gestione economica e finanziaria delle società controllate; occupandosi della gestione amministrativa e contabile delle società attuata attraverso false scritturazioni e attraverso la predisposizione di documentazione falsa e comunque inveridica al solo fine di conseguire gli scopi illeciti della associazione mafiosa ed in tal modo concorrendo sistematicamente nella commissione dei reati di bancarotta fraudolenta, emissione di false fatture, truffa, truffa aggravata ai danni dello Stato, falso ed altri reati di cui ai capi di imputazione che seguono; incaricandosi della custodia della documentazione contabile più compromettente al fine di sottrarla ai controlli delle autorità di controllo o di polizia giudiziaria nonché provvedendo personalmente alla distruzione della stessa per eliminare le tracce dei reati commessi dal sodalizio.
L'ATTO D'ACCUSA
(...)
Non può che condividersi l'affermazione del P.M desumibile dai risultati delle indagini, inerente l’evidente importanza del ruolo svolto da Claudia ZENNARO (capi A/1 n.36 - G/13 - H/1) "per il buon funzionamento del sistema imprenditoriale gestito dal sodalizio mafioso .... in particolare i reati fine in materia di false fatture, truffe all'Erario e agli enti previdenziali" fornendo un apporto "costante, efficace e consapevole".
Il suo stesso ruolo di segretaria particolare del DONADIO e l'intima confidenza con esso l'ha portata, inevitabilmente, a condividere la gran parte delle iniziative criminali ideate dal sodalizio, a dare il suo apporto e spesso anche i suoi consigli tecnici; ... la sua profonda conoscenza della situazione contabile ed amministrativa delle varie società le .. [ha] consentito di fornire ai dirigenti del sodalizio i suggerimenti più appropriati per porre in essere le varie frodi contabili e documentali al fine di far "quadrare" i bilanci e le scritture contabili per dar loro una parvenza di plalusibilità.
In tal modo la ZENNARO è consapevolmente concorsa nel riciclaggio di denaro attraverso l'apertura di conti esteri, nel reimpiego dei proventi illeciti attraverso il pagamento fittizio di stipendi (vds. par. 7.5.7.4 richiesta P.M.), nella sistematica predisposizione di false fatturazioni (vds. par 7.5.6.5, 7.5.7.3, 7.5.10.2, 7.5.13.2), nella falsificazione di documenti per l'ottenimento indebito delle indennità di disoccupazione (vds. par. 7.5.7.4.2 e 7.5.10.3), nella false attestazioni di assunzione (vds. par. 7.5.7.4.4.), nella esecuzione delle truffe ai danni del Mediocredito per l'ottenimento, attraverso documentazione falsa, di un finanziamento agevolato in concorso con (omissis) e i vertici del sodalizio (vds. par.7.5.18 e 7.8.1.).
La parte esecutiva, è quotidianamente svolta dalla ZENNARO la quale in più occasioni ha dimostrato di essere forse la sola capace di districarsi e gestire l'intrico di false fatturazioni e false apposizioni contabili generato dalle operazioni fraudolente e di fornire le soluzioni ottimali ai vertici del sodalizio. Si tratta dunque di una concorrente a tutti gli effetti nel sodalizio criminale che ... ha anche piena la piena consapevolezza del metodo mafioso praticato dal sodalizio criminale.
La dimostrazione dell'esistenza della affectio societatis riferita alla ZENNARO emerge dalla sua condotta materiale e dalle numerosissime ed inequivoche conversazioni che la vedono protagonista assieme al DONADIO, allo SGNAOLIN, a PUOTI Giuseppe ed agli altri componenti del nucleo centrale del sodalizio mafioso.
Un consapevole e volontario ingresso della donna nell'associazione criminale confermato dal fatto che la ZENNARO continua, a tutt'oggi, a svolgere il suo incarico all'interno del sodalizio mafioso anche dopo avere trovato, nell'estate del 2014, un impiego in una azienda di consulenza fiscale e tributaria.
Questa affectio societatis viene pienamente riconosciuta dai sodali, che la ritengono parte del sodalizio, come testimonia una conversazione del luglio 2014307 tra DONADIO e lo SGNAOLIN avente per oggetto la ricerca del successore della ZENNARO nell'incarico di segretario collaboratore del DONADIO in quale, per essere all'altezza della stessa ZENNARO deve avere, fra i requisiti "morali" l'essere "di famiglia" ed avere assoluta riservatezza sulle attività che gli sono demandate per non farli arrestare tutti (...) SGNAOLIN lo porta a conoscenza delle conoscenze che avrebbe tale (omissis) il quale ha fatto esperienza anche da (omissis).
SGNAOLIN: ... ci vuole una persona così
DONADIO: e non è che poi se va in giro questo ci fa arrestare?
SGNAOLIN: e allora sarebbe il primo lui a farsi arrestare (fonetico) ...
DONADIO: no non so se mi sono spiegato, tu come lo vedi, io non lo vedo proprio il massimo eh ... cioè è anche bravo pure ma ...
SGNAOLIN: ... (incomp.) ... noi abbiam bisogno di una persona o che sia qua di famiglia ...
DONADIO: no a lui. .. lui. .. a parte che non facciamo niente di male per carità. .. però sai delle volte ti rompe i coglioni magari per qualcosa che noi riusciamo a ... io penso che forse una femmina è meglio sai perchè l'uomo parla in giro sempre ....
SGNAOLIN si è ricordato che tempo fa (omissis) gli aveva detto che una sua carissima amica che abita a Eraclea vicino al Conad cercava lavoro, Donadio appare dubbioso sul fatto che abiti a Eraclea. Altro nome che propone SGNAOLIN è l'ex impiegata di (omissis), Donadio sostiene che non sarebbe all'altezza.
Si riportano (...) numerose comunicazioni captate a carico di ZENNARO che riscontrano l'affermazione secondo cui costei continua ad assolvere alle numerose richieste avanzate dal sodalizio, mantenendo un ruolo di promotrice e organizzatrice di manipolazioni contabili e finanziarie, dispensando consigli e risolvendo problematiche inerenti le pratiche del personale assunto alle dipendenze delle imprese, ivi comprese quelle riconducibili all'indennità di disoccupazione.
Comunicazioni che non richiedono ulteriori commenti.
In data 27/1/2016 (prog. nr. 73188 RIT 477/13) DONADIO dice a ZENNARO di aver trovato scritta la PEC della DO.GI. ma non la password. Costei lo informa che la password è sempre la stessa, ma essendo in treno e non avendo con se la vecchia agenda non può fornirgliela. Aggiunge che dovrebbe anche essere stata rinnovata l'anno scorso. DONADIO comprende e si salutano.
In data 11/2/2016 (prog. nr. 75016 RIT 477/13) omissis (amante del DONADIO) gli chiede come le ha fatto i documenti Claudia (ZENNARO, ndr) perchè:"io sono andata a fare una carta ... (incomp.) ... per fare esame senza soldi ... lui mi ha detto "che vai Centro Impiego e prendi una carta" ... sono venuta adesso qua io ... (incomp.) ... lui dice "come tu prendi disoccupazione se tu non scritta neanche in Centro di Impiego" e lui mi ha detto ... ". DONADIO si altera e dice che prima di andare al Centro Impiego avrebbe dovuto dirglielo: "che io chiamavo Claudia ... perchè lei te le fa ste carte!". Dopo invita Valentyna ad andare più tardi che faranno. Costei gli fa notare che le è stato detto che dovrà restituire tutti i soldi indietro.
DONADIO cerca di sminuire dicendo che non è vero e che probabilmente Claudia ha fatto la comunicazione a un altro Patronato. (omissis) non è convinta. DONADIO bestemmia e la invita a non preoccuparsi.
In data 11/2/2016 (prog. nr. 75050 RIT 477/13) ZENNARO richiama DONADIO e si scusa dicendo che l'ispettrice è appena andata via. DONADIO le chiede: "ascolta una cosa, ma la disoccupazione che ha fatto questa sopra qua, (omisiss), che gli serviva un documento per dichiarare che lei è in disoccupazione, per prendere della roba che non gli servono i soldi, è andata al Collocamento di Jesolo e a Jesolo gli hanno detto che non aveva niente, che non era in disoccupazione e che gli riprendevano di nuovo i soldi ... posso sapere cosa è successo da spiegargli a questa qua?"
ZENNARO spiega che tutti dovrebbero andare a fare la comunicazione della disoccupazione all'Ufficio di Collocamento: "la DIO che io ho mandato via vale per l'INPS, però lei comunque deve andare al Collocamento a dire che è disoccupata!". Precisa che dipende comunque dagli operatori che si trovano al Collocamento. DONADIO dice che non possono chiederle i soldi indietro.
ZENNARO risponde che questa è un'altra cosa perchè non possono far decadere la disoccupazione. DONADIO vuol sapere come deve fare la signora per avere la documentazione che le serve e ZENNARO gli dice che deve tornare al Collocamento e riferire di essere disoccupata.
DONADIO però vorrebbe un documento da dare a (omissis), con il quale possa dimostrare di essere in disoccupazione. ZENNARO dice che potrebbe anche darle la DIO dove dichiara che è disoccupata. DONADIO si lamenta dicendo che (omissis) non ha detto a nessuno che sarebbe andata là (Collocamento) e ZENNARO ribatte:. "Luciano ma dille che stia calma, che non dica robe strane ... eh. ".
DONADIO cambia discorso e dice a ZENNARO che è arrabbiato perchè non riesce a fare un bonifico online a causa di una schermata che non lo farebbe andare avanti se non risponde a diverse domande. Costei comprende e tornando sul discorso precedente dice gli manderà la DIO e quando Valentyna si presenterà nuovamente dovrà dire di essere disoccupata e di farglielo segnare dalla data di licenziamento. [ ... ]
In data 15/2/2016 (...) ZENNARO informa DONADIO che il pagamento per la Castellani informatica che deve fare (omissis) è fermo in banca da sei mesi. Costui le chiede quanti sono e ZENNARO risponde che sono 655 euro. DONADIO provvederà a dirlo a (omissis). Il 16/2/2016 (...) ZENNARO chiede a DONADIO se quello al quale ha fatto da testimone lavora ancora in Questura (Pasqual MORENO, ndr) e riceve conferma. ZENNARO gli dice che vorrebbe chiedergli un'informazione ...
DONADIO fa notare che è in scadenza il contratto di affitto dell'appartamento della moglie con (omissis) e per tale motivo chiede se il rinnovo sarà automatico. ZENNARO risponde di sì ma dice che verificherà meglio tramite il codice fiscale di Giovanna. DONADIO le chiede anche se ricorda i rinnovi delle case della DONADIO con le aziende, relativamente a IMU, ICI, etc .. ZENNARO comprende e dice che tirerà fuori gli importi per fare gli F24. poi aggiunge di ricordare a Christian (SGNAOLIN, ndr} di pagare la fattura. [ ... ]
In data 18/2/2016 (prog. nr. 75893 RIT 477/13) DONADIO dice a ZENNARO che dovrebbe portarle la documentazione per rinnovare il permesso a (omissis) che lavora con loro. Costei acconsente, ma fa notare che poi dovrebbe andare in posta a fare la raccomandata. DONADIO dice che andrà con il ragazzo e le chiede se deve firmare qualcosa. ZENNARO rappresenta che a lei servirebbe una sigla: "ma non è ... vabbè ... non è un ... vedi tu sì non è un problema!".
In data 23/2/2016 (...) ZENNARO chiede a DONADIO se per (omissis) deve stampare le ultime due e riceve conferma.[ ... ] In data 09/03/2106 (...) DONADIO chiede a ZENNARO Claudia se ha visto il discorso degli affitti e la ragazza conferma di aver fatto la segnalazione ... " ... però non me lo fanno al volo, perchè sono incasinati, me lo fanno come un paciere ... eh sì ma Luciano, o sei tu, se no senza documenti all'Agenzia delle Entrate non è che me lo dicono ... devo chiedergli un paciere ... gliel'ho chiesto, più di così non posso fare ... devo aspettare che trova tempo.".[ ... ]
In data 19/03/2016 (prog. nr. 79217 RIT 477/13), DONADIO chiama ZENNARO Claudia per chiederle se ha novità riguardo ai suoi contratti, ma la ragazza dice di non aver visto. DONADIO vuol sapere come deve fare per verificare personalmente, anche quello della moglie. Per quanto riguarda la moglie, ZENNARO fa notare a DONADIO che ha la cartellina con i contratti, in ufficio.
DONADIO pensava ci fossero solo quelli della ENJOY, ma ZENNARO ripete che ci sono anche quelli della moglie. DONADIO chiede se sta parlando della cartellina che lei aveva dietro lo scaffale e che ha preso la Finanza. ZENNARO conferma, ma poi dice che quello della moglie dovrebbe averlo sulle cartelline, che però non sarebbe una cedolare secca e non ci sarebbe nulla da pagare. DONADIO dice che quell'altro (PUOTI Giuseppe, ndr) gli ha detto che dovrebbe scadere a marzo. ZENNARO fa notare che Peppe dovrebbe averne una copia, perchè è lui a metterla nella dichiarazione dei redditi.
DONADIO comprende, ringrazia e saluta. In data 9/5/2016 (prog. nr. 83921 RIT 477/13) DONADIO chiede a ZENNARO quando potrebbe portarle i documenti di (omissis) e cosa deve portarle. ZENNARO gli dice che gli faccia recapitare l'Unilav, la lettera di licenziamento, i documenti d'identità e l'iban per il quale serve un modello che relativamente alle disoccupazioni la banca dovrebbe timbrare e firmare.
DONADIO la richiamerà l'indomani. Immediatamente dopo DONADIO richiama la ZENNARO (prog. nr. 83922 RIT 477/13) per riferirle che è stata licenziata 1'11 aprile e per chiederle se sono ancora in tempo. ZENNARO lo informa che ha 68 giorni di tempo e che per ogni giorno in più partirà un giorno dopo, ma la durata è sempre la stessa. DONADIO vuol sapere se le serve l'UNiLAV e ZENNARO conferma. DONADIO le dice di avere la postepay e chiede se anche per questa carta deve andare a farsi mettere il timbro dall'Ufficio Postale. ZENNARO conferma e gli dice che gli girerà il modulo dell'INPS che è uguale per tutti.
DONADIO indica i documenti della ragazza in suo possesso, compreso il certificato per il rinnovo del permesso di soggiorno. Poi le chiede se ha ancora buste paga della Enjoy e ZENNARO risponde di no. Il 10/5/2016 (prog. nr. 84097 RIT 477/13) DONADIO riferisce a ZENNARO che c'è un ragazzo (nipote di omissis) che vorrebbe licenziarsi subito per poi andare da un'altra parte e che per dare li dimissioni deve recarsi al Patronato. ZENNARO conferma, ma fa notare di non essere sul posto di lavoro e quindi se ne riparlerà domani mattina.
DONADIO chiede alla persona interessata, che si trova al suo fianco, se domani mattina può andare. Nel contempo ZENNARO gli dice che se c'è urgenza, prenderà il figlio Tommaso e poi andrà al lavoro con lui. Si sente la voce dell'interessato che concorda per domani mattina.
DONADIO però rappresenta alla ZENNARO che essendo dei lavoratori non vorrebbero mettersi a fare sala d'attesa. Costei, allora, gli consiglia di farli andare alle 08:15 e di farli bussare alla porta perchè lei sarà già dentro. DONADIO acconsente e aggiunge che poi dovrà andare anche lui per il discorso della disoccupazione.
ZENNARO gli dice che per quello basterà solo che gli lasci le carte, senza nessun problema. DONADIO ritorna sul discorso precedente e le dice che domani andranno con l'ultima busta paga, ma ZENNARO lo interrompe dicendo che a lei basta solo sapere la data di inizio lavoro e il giorno di fine lavoro, che presumibilmente sarà tra due giorni. DONADIO la informa che termineranno di lavorare domani.
Il 12/5/2016 (prog. nr. 84269 RIT 477/13) DONADIO dice a ZENNARO che la nipote vuole dare le dimissioni, ma costei lo interrompe facendogli notare che non è possibile perché è in gravidanza. DONADIO ribatte dicendo che non ha mai detto a nessuno di essere incinta ma ZENNARO ripete che non si può fare, altrimenti arriverebbe l'Ispettorato nel giro di pochi secondi. DONADIO insiste ma ZENNARO continua a ripetere che quando nascerà il bambino verrà fuori un disastro. DONADIO non è convinto e dice che a nessuno fregherà di andare a vedere quando è nato il bambino. ZENNARO lo interrompe e dice che lo richiamerà perché ha gente.
Il 16/5/2016 (prog. nr. 84613 RIT 477/13) DONADIO chiede a ZENNARO se è riuscita a fargli gli altri due documenti che gli servivano. Costei conferma e gli chiede se deve mandarglieli via mail. DONADIO la invita a mandargli tutto sulla mail della Enjoy. [ ... ]
In data 25/5/2016 (prog. nr. 85447/13) DONADIO riferisce alla ZENNARO che Adriano le ha mandato la mail e che: " ... lei lavora otto ore al giorno e son due anni che lavora qua ... okay? ... Quel/a che lavora nella sala ... okay?". ZENNARO comprende.
Il ruolo essenziale ed attuale svolto dall'indagata all'interno della compagine associativa giustifica l'adozione a suo carico della richiesta cautelare avanzata dal P.M.
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