Coldiretti: «Grazie alle piogge è boom di funghi porcini nei boschi veneti»

Scatta la corsa anche a finferli, trombette e chiodini: si prevede un aumento del 50%. «Dopo un’estate a secco, a settembre un traino per 8,8 milioni di turisti»

BELLUNO. Con l'arrivo della pioggia scatta la corsa a porcini, finferli, trombette, chiodini nei boschi di mezzo veneto, dove le precipitazioni hanno creato condizioni giudicate “eccezionali” alla crescita dei funghi.

In base ai primi dati le raccolte che in alcuni casi arrivano ad aumentare di un +50% rispetto l'anno scorso. È quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti sull'inizio delle attività di ricerca lungo la Penisola.

In Veneto - spiega Coldiretti - le montagne sono ricche di funghi ed è boom sulle Dolomiti di porcini, finferli, mazze da tamburo e imbutini.

I cercatori assicurano di aver di fronte una stagione “pazzesca” sia per numero che per dimensione degli esemplari più pregiati.

«Certo - spiega un noto cercatore di Lorenzago di Cadore – l’aumento della selvaggina ha fatto aumentare anche il numero di funghi intaccati, ma resta comunque una stagione da incorniciare».

In Campania dal Matese al Cilento stagione funghi fantastica con +50% fra porcini e altre varietà. Un trend che coinvolge anche la Calabria dove si stima un aumento percentuale rispetto all'anno scorso del +30%. In Lombardia la stagione è appena partita con quantità di funghi ancora limitate e un ritardo di oltre 20 giorni a seconda delle zone a causa della siccità anche se da qualche giorno si assiste nel bresciano ad una buona produzione di porcini in alta quota. In Toscana al momento non ci sono ancora le condizioni ottimali per nascite diffuse e generose su tutto il territorio, tranne qualche eccezione. In Umbria si spera in una ripresa a breve per le varietà autunnali perché fino a metà giugno c'è stata una raccolta di porcini, galletti e prataioli a "macchia di leopardo" poi la siccità ha bloccato tutto. Dall'Emilia alle Marche, dal Piemonte alla Liguria - evidenzia Coldiretti - si spera nella pioggia per far uscire allo scoperto la gran parte funghi anche se qualcuno inizia a spuntare.

Un'opportunità anche per gli 8,8 milioni di italiani che secondo la Coldiretti hanno scelto di trascorrere almeno parte delle vacanze a settembre.

Ecco un decalogo di Coldiretti per il “cacciatore di funghi”: documentarsi sull'itinerario; comunicare a qualcuno il proprio tragitto evitando le escursioni in solitaria; attenzione ai sentieri nel bosco che possono diventare scivolosi; consultare i bollettini meteo; in caso di rischio fulmini non fermarsi vicino ad alberi, pietre e oggetti acuminati; usare scarpe e vestiti adatti con scorte di acqua e cibo; non raccogliere funghi sconosciuti; verificare i limiti alla raccolta di funghi con i servizi micologici; per il trasporto meglio usare contenitori rigidi e areati come i vecchi cestelli di una volta, in grado di fare ricadere le spore del fungo sul terreno.

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