Commissariate le sette Ater torna la “paga” da 3 mila euro

Ripristinata l’indennità di carica pari al 70% di quella dei consiglieri regionali I presidenti lavoravano gratis perché gli enti sono equiparati alle Province
Le primarie della Lega nord
Le primarie della Lega nord

VENEZIA. Ater, si cambia strada. Arrivano 7 commissari con indennità di 3.150 euro al mese e i Cda sono azzerati: 5 hanno la tessera della Lega, uno di Forza Italia e uno è un dirigente della Regione. Dopo aver approvato la riforma la scorsa legislatura, ieri la giunta Zaia ha imposto la svolta con la delibera presentata dall’assessore all'Edilizia pubblica Manuela Lanzarin. Dopo una breve discussione, gli assessori hanno deliberato il commissariamento delle sette aziende territoriali che gestiscono gli alloggi pubblici di edilizia residenziale. «Diamo così avvio a quell'operazione di riorganizzazione degli enti strumentali proposta dalla Giunta come priorità. Il commissariamento straordinario delle sette Ater provinciali ci consente di traghettare la gestione del patrimonio pubblico abitativo, che in Veneto conta 41.896 alloggi in proprietà diretta e 4.793 alloggi di proprietà dei comuni, verso l'attesa riforma».

Questi i nomi dei nuovi commissari che rimarranno in carica un anno, sostituendo presidente, Cda e direttore generale: a Belluno il geometra Giovanni Puppato, di Limana, già presidente dell'Ater dolomitica; a Padova l'avvocato Gianluca Zaramella, di Ponte San Nicolò; a Rovigo Guglielmo Ferrarese, di Lendinara, laurea in economia e commercio; a Treviso l'ingegner Luca Barattin, di Istrana; a Vicenza il geometra Valentino Scomazzon, già presidente uscente dell'Ater berica; a Verona il geometra Giovanni Pesenato di Minerbe, già vicepresidente dell'Ater scaligera prima del commissariamento; a Venezia l'ingegner Salvatore Patti, di Mestre, direttore del bacino idrografico del litorale veneto e negli ultimi mesi commissario straordinario dell'Ater di Verona. Dei 7 commissari l'ingegner Patti è l'unico dipendente regionale (in passato ha diretto l’ Edilizia abitativa dell'amministrazione regionale) e, come prevede la legge, non percepirà alcun compenso aggiuntivo per il nuovo incarico. Gli altri commissari, di cui 3 esterni, percepiranno il 70% della diaria spettante ai consiglieri regionali, vale a dire 3150 euro al mese.

«A loro spetterà il compito di proseguire il piano di alienazioni deliberato dalla Regione nella precedente legislatura, che interessa 19.595 alloggi vetusti e deteriorati, al fine di investire il ricavato nella manutenzione e nella riqualificazione del patrimonio esistente - commenta l'assessore Lanzarin - Il recupero degli alloggi di edilizia pubblica rappresenta uno dei cardini delle politiche di welfare a favore delle classi più deboli, in particolare anziani, giovani, famiglie numerose. Ai nuovi commissari chiediamo un monitoraggio puntuale e attento della domanda sociale e delle disponibilità abitative, con l'obiettivo di impostare una nuova politica della casa, ispirata da criteri di equità sociale, di trasparenza nelle assegnazioni e di valorizzazione delle risorse pubbliche». A dire il vero, i compensi degli attuali presidenti delle Ater sono stati azzerati: da luglio non prendono più un centesimo perché la loro indennità è stata parametrata su quella dei presidenti delle Province, abolite con la riforma Delrio. Una decisione che aveva scatenato la proteste dei «manager» in carica, ora sostituiti dai commissari con stipendio. (r.r.)

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