Compensi da 61 fino a 392 euro per il lavoro nei seggi elettorali

VENEZIA

Stavolta, è proprio il caso di dirlo, dovranno trattare gli elettori con i guanti. Non è un compito facile quello che attende, in piena emergenza Covid-19, i presidenti e gli scrutatori delle 61.567 sezioni elettorali allestite per l’election-day di domani (dalle 7 alle 23) e di lunedì (7-15).

Il personale dei seggi dovrà infatti operare sempre con la mascherina calata sul viso (è prevista una dotazione di 12 mascherine pro capite), avendo cura di mantenere il distanziamento sociale rispetto agli altri scrutatori e operando per evitare assembramenti tra gli elettori nei locali della sezione, che risulterà sempre ben aerata. Per gli interventi di sanificazione dei seggi il Viminale ha stanziato complessivamente 39 milioni di euro.

Ma quali sono i compensi previsti per un lavoro che si preannuncia stressante e delicato, in particolare durante lo scrutinio che inizierà lunedì alle 15 con le schede di color turchese del referendum confermativo sul taglio dei parlamentari e proseguirà con le schede verdi delle Regionali?

Li fissa una circolare diffusa il 12 settembre dal ministero dell’Interno. Per i seggi ordinari veneti, in cui verranno utilizzate due schede, il compenso è di 187 euro per i presidenti e di 145 euro per gli scrutatori e i segretari. L’emolumento risulterà un po’ più sostanzioso (224 euro per il presidente e 170 euro per scrutatori e segretario) nei 41 comuni (37 sotto i 15 mila abitanti) in cui si voterà anche per l’elezione del sindaco e il rinnovo del parlamentino municipale.

Saranno chiamati a fare gli straordinari (con ben 4 schede da vagliare) gli scrutatori dei comuni veronesi di Albaredo d’Adige, Bonavigo, Palù, Trevenzuolo e Vigasio, dove si voterà, insieme a Referendum, Regionali e Comunali, anche per l’elezione suppletiva del collegio uninominale 9 del Senato (a Villafranca verrà scelto il successore dello scomparso Stefano Bertacco). Qui ai presidenti andranno 261 euro, scrutatori e segretari intascheranno 195 euro. I componenti dei seggi speciali riceveranno, rispettivamente, 90 e 61 euro.

Il decreto-legge 103 del 14 agosto 2020 ha inoltre esteso alle strutture sanitarie, da almeno 100 e fino a 199 posti-letto che ospitano reparti Covid-19, la costituzione di sezioni elettorali ospedaliere. In questo caso, all’onorario fisso forfettario viene aggiunta una maggiorazione del 50%. Pertanto, nei seggi Covid-19 che raccolgono il voto per Referendum e Regionali, i presidenti hanno diritto a 281 euro, gli scrutatori a 218 euro. Nelle sezioni ospedaliere in cui si vota anche per il Comune (quindi tre schede) la cifra passa a 336 euro per i presidenti e a 255 per gli scrutatori. Infine, nei seggi in cui le schede da votare sono quattro, si arriva a 392 euro per i presidenti e 293 per gli scrutatori. I componenti dei seggi speciali Covid-19 riceveranno, rispettivamente, 135 euro e 92. —



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