Conti Corecom, più costi che benefici

VENEZIA. A leggere così, nude e crude, le cifre contenute nelle previsioni finanziarie, allegate al programma di attività del Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom) del Veneto per l’anno 2014, ci sarebbe da fare un salto sulla sedia. La voce “Indennità e rimborsi a componenti” del Comitato è pari a 175.000 euro. Ammontano invece complessivamente a 137.500 euro le spese per l’esercizio delle funzioni proprie.
Insomma, gli “stipendi” dei sette componenti del comitato superano gli stanziamenti per le attività. Arrivano, infatti, dall’Autorità per la gestione delle deleghe dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Altri 79.454 euro vengono trasferiti al Corecom, dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, per l’esercizio di funzioni delegate.
Attenzione: non si deve pensare che la “squadra” dell’avvocato Alberto Cartia nuoti nell’oro. Dall’elenco degli incarichi e dei compensi degli amministratori di enti strumentrali, aggiornati al 30 giugno 2014, si evince infatti che sia il presidente Cartia (che nel 2011 ha rinunciato volontariamente al 50% dell’indennità di funzione introitata dal suo predecessore) che gli altri sei componenti del Comitato (Roberta Boscolo Anzoletti, Franco Gabrieli, Giovanni Gallo, Mariarosa Pellizzari, Silvio Scanagatta e Luciano Zennaro) ricevono infatti un’indennità annua lorda di 19.800 euro. Queste invece le spese affrontate dal Corecom: 25.000 euro per il servizio di monitoraggio elettorale; 19.500 euro per consulenze tecnico-specialistiche; 7.500 euro per l’informatizzazione delle procedure relative al tentativo obbligatorio di conciliazione per gli utenti telefonici (ma le cause, per i residenti in Veneto, si devono ancora sostenere a Napoli); 10.000 euro per un progetto in collaborazione con l’Arpav; 10.000 euro per l’archivio dei siti delle postazioni delle emittenti tv e degli impianti di telefonia; 10.000 euro per il monitoraggio dei programmi tv; 10.000 euro per le sinergie tra Corecom e Difensore civico regionale; 5.000 per il premio Vesce; 40.500 per l’attività istituzionale e gestionale. Sono i dieci i dipendenti in servizio al Corecom, ente al quale il Consiglio regionale ha stanziato, per il 2014, una quota di competenza pari a 1.185.355: il costo per il personale è pari a 595.500 euro. «È già previsto che nella prossima legislatura», ricorda il presidente Cartia, «il numero dei componenti del Corecom sia ridotto da sette a cinque. Io stesso ho suggerito di ridurre la squadra a tre persone. Purtroppo, il fatto che in Veneto non si possano esercitare le “seconde deleghe”, ci penalizza». «Di sicuro», chiosa Piero Ruzzante del Pd, «va garantita la presenza dell’opposizione nel comitato. Forse anche assegnando la presidenza alle minoranze».
Claudio Baccarin
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