Coronavirus in Veneto, "Scienziati inascoltati, il contagio si poteva evitare"

La denuncia di Jacopo Berti, capogruppo m5s in Regione Veneto:  la Regione non avrebbe ascoltato il grido d'allarme degli epidemiologi, alcuni della stessa azienda ospedaliera di Padova, che invocavano - su solide basi scientifiche - la necessità di eseguire i test diagnostici del Coronavirus anche sulle persone asintomatiche 
VENEZIA. Un retroscena nell'emergenza coronavirus che rischia di creare uno tsunami politico. Il Movimento 5 stella attacca il presidente della Regione Veneto a gamba tesa puntando il dito su di lui e sul suo braccio destro sul fronte sanità, il segretario regionale Domenico Mantoan.
 
Secondo Jacopo Berti, capogruppo m5s in Regione Veneto, la Regione non avrebbe ascoltato il grido d'allarme degli epidemiologi, alcuni della stessa azienda ospedaliera di Padova, che invocavano - su solide basi scientifiche - la necessità di eseguire i test diagnostici del Coronavirus anche sulle persone asintomatiche che rientravano dalla Cina.
 
Proposta, secondo quanto denuncia Berti, rimasta inascoltata.
 
 
Qui la ricostruzione dei fatti secondo il pentastellato Jacopo Berti
 
"Il protagonista è ancora una volta Domenico Mantoan, l'intoccabile capo della sanità veneta, braccio destro di Zaia, tanto fidato da venir messo - proprio per volontà del governatore - a capo dell'Aifa l'agenzia  nazionale del farmaco.
 
L'Azienda sanitaria di Padova, preoccupata per i numerosi rientri di cittadini dalla Cina, aveva espresso all'inizio di febbraio l'intenzione di tenere la guardia il più possibile alta, effettuando il test per la presenza del coronavirus anche su soggetti che non mostravano alcun sintomo.
 
Uno scrupolo in più rispetto a quanto previsto dalla circolare del Ministero, ma Mantoan invece di raccogliere l'allarme e capire come collaborare con l'Azienda sanitaria padovana, il 12 di febbraio inviava su carta intestata della Giunta regionale una lettera dai toni minacciosi con la quale, in buona sostanza, vietava all'ASL patavina di procedere con i controlli, sostenendo che non bisognava fare nulla che non fosse in linea con quanto stabilito dal Ministero.
 
Il resto purtroppo lo sappiamo bene: proprio a Padova è esploso il focolaio veneto di coronavirus che ha già causato la morte di un contagiato.
 
E pensare che mentre l'uomo di fiducia di Zaia impediva un gesto di prevenzione che forse avrebbe potuto salvare delle vite, Zaia stesso affermava che la sanità veneta era pronta ad affrontare qualsiasi situazione e che era stato predisposto tutto il necessario.
 
Per non parlare del suo capo Salvini, che riempiva i social di attacchi al Governo, sosteneva che non si stava facendo abbastanza e che qualcuno avrebbe dovuto risponderne di fronte ai cittadini: esattamente quello che stava accadendo del “suo” Veneto!
 
Ora Zaia risponda di quanto è accaduto,  iniziando – magari – col rimuovere Mantoan una volta per tutte e l'Assessore alla sanità Lanzarin, diretto responsabile gerarchico.
 
E non si dica che stiamo strumentalizzando l'emergenza a fini politici, perchè questi di cui parliamo sono fatti dei quali abbiamo ed esibiamo subito le prove.
 
La propaganda – semmai – la fa chi mentre i veneti si ammalano e muoiono, continua a dire di aver fatto tutto quanto era necessario mentre invece ostacolava proprio chi voleva proteggere più possibile i cittadini". 
 
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La lettera inviata da Mantoan a Crisanti
 

Lettera by EnricoPucci on Scribd

 
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La replica dell'Ufficio stampa della Regione, qui sotto integrale

In relazione ad alcune dichiarazioni di esponenti del Movimento 5 Stelle su una presunta volontà della Direzione generale della sanità della Regione di non sottoporre a test diagnostici per coronavirus i soggetti asintomatici rientranti dalla Cina, la Direzione prevenzione della Regione del Veneto puntualizza quanto segue:

“L’effettuazione di esami per ricerca di SARS-CoV-2 in soggetti asintomatici rientranti dalla Cina negli ultimi 14 giorni, non è indicata da alcuna circolare del Governo Italiano né da raccomandazioni internazionali.

Richiesto dal Direttore generale della Sanità del Veneto al prof. Crisanti di fornire chiarimenti su quanto dichiarato dallo stesso ad organi di stampa, il Direttore dell’Unità di Microbiologia e Virologia dell’Azienda Ospedaliera di Padova ha tenuto a precisare, in una nota del 12 febbraio u.s. che le sue dichiarazioni erano state in parte fraintese, volendo egli puntualizzare unicamente la sua preoccupazione di identificare precocemente i soggetti portatori del virus, alla luce anche di una recente pubblicazione scientifica del New England Journal of Medicine.

Si evidenzia che lo stesso articolo del New England è stato successivamente posto in discussione dalla stessa comunità scientifica, poiché sono emersi nuovi elementi che hanno portato a ridiscutere  il caso presentato, in quanto è stato messo in dubbio che si trattasse  realmente di trasmissione di virus in soggetto asintomatico.”

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La lettera di Crisanti in risposta a Mantoan

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