Coronavirus in Veneto, Zaia: "Valutiamo l'estensione di una settimana dell'ordinanza di chiusura"

Lo ha affermato stamani il presidente del Veneto, Luca Zaia, commentando l'evoluzione dell'emergenza Coroinavirus in regione
PADOVA 21–02-2020 BERGAMASCHI/FOSSELLA SEDE ULSS6 VIA SCROVEGNI- RIUNIONE COMITATO SANITARIO - LAZZARINI-RUSSO- ZAIA - SEDE ULSS6 VIA SCROVEGNI- RIUNIONE COMITATO SANITARIO - ZAIA - fotografo: BERGAMASCHI/FOSSELLA
PADOVA 21–02-2020 BERGAMASCHI/FOSSELLA SEDE ULSS6 VIA SCROVEGNI- RIUNIONE COMITATO SANITARIO - LAZZARINI-RUSSO- ZAIA - SEDE ULSS6 VIA SCROVEGNI- RIUNIONE COMITATO SANITARIO - ZAIA - fotografo: BERGAMASCHI/FOSSELLA

VENEZIA. «Stiamo valutando i numeri, per vedere se e come reiterare l'ordinanza sulla chiusura delle scuole, i grandi eventi e quant'altro».

Lo ha affermato stamani il presidente del Veneto, Luca Zaia, commentando l'evoluzione dell'emergenza Coroinavirus in regione.

«Ci stiamo muovendo - ha aggiunto Zaia - su molti fronti. Uno è quello di riunire nuovamente domani la task force, anche con i riferimenti quali i medici di base, i farmacisti, le professioni infermieristiche. Stiamo facendo squadra e abbiamo dei vantaggi. Il primo, che su mia volontà qualche anno fa si sono fatte delle scelte importanti: per le malattie infettive, i Dipartimenti in ogni provincia, e vorrei ricordare che qui in Veneto siamo stati i primi ad avere la ricetta dematerializzata. Questa è civiltà e tutela per il cittadino», ha concluso. 

Coronavirus in Veneto, cosa sappiamo sinora
Monselice (PD), 22 Febbraio 2020. Caso Coronavirus a Monselice, il giorno dopo. Nella foto: la Protezione Civile vigila l'accesso alla tendopoli

Aumentano i casi asintomatici.  «Ci sono 13 contagiati più di ieri ma ricordo che per noi il contagiato è anche l'asintomatico, cioè il cittadino che non sviluppa la malattia però al test ha avuto il dato positivo». Lo ha precisato stamani il presidente del Veneto, Luca Zaia, commentando su Facebook gli ultimi dati relativi al Coronavirus in regione.

«La signora di Treviso - ha quindi aggiunto - non è morta 'dì Coronavirus ma 'con' il Coronavirus; è bene ricordarlo, aveva condizioni di salute cagionevole e pregiudicata. Alle famiglie diciamo che i cittadini non sono numeri, che c'è la massima attenzione però bisogna anche non diffondere il panico.

Noi abbiamo l'attenzione non perché il virus abbia un'alta letalità, se vogliamo parlare scientificamente, però rischia di intercettare persone che hanno una salute già pregiudicata da altre patologie importanti, soprattutto di età importante, tant'è vero che le persone con più difficoltà, che sono nelle terapie intensive, che sono nelle rianimazioni, sono persone over 70, con condizioni complicate». 

Dobbiamo limitare i contagi.  «Voglio diffondere tranquillità, nel senso che siamo davanti a un virus simil-influenzale che dà gli effetti dell'influenza sull'80% delle persone contagiate, che guariscono automaticamente da sole, c'è una bassa mortalità».

Lo ha detto ai giornalisti il presidente del veneto, Luca Zaia, commentando gli ultimi dati sui contagi da Coronavirus in regione. «Oggi - ha proseguito Zaia - siamo nelle condizioni di dire che l'unica nostra preoccupazione è di non avere tanti contagi, perché se avessimo anziani debilitati da mettere in terapia intensiva, a un certo punto finirebbero i posti.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova