Coronavirus in Veneto, Zaia: via il limite dei 200 metri, obbligo di mascherina e guanti oppure disinfettante

VENEZIA. Uscita di casa con mascherina e guanti ( o disinfettante, più facile da trovare, di questi tempi).
Tolto il limite dei 200 metri per l’attività motoria (ma sempre con obbligo di indossare mascherina-guanti), resta però quello di “prossimità all’abitazione” previsto dalla legge.
Per le librerie, cartolerie, negozi per abiti per bimbi l'autorizzazione è ad aprire solo due giorni alla settimana.
E la distanza sociale da rispettare è portata da uno a due metri.
Sono le novità principali del'ultima ordinanza firmata dal presidente della Regione, Luca Zaia: "L'emergenza non è finita, siamo persone di buonsenso. La mascherina diventerà un accessorio indispensabile: una risposta anche agli scienziati che dicevano che servissero solo a chi è sintomatico. Non è così, ci protegge tutti. Non siamo nelle condizioni di abbassare la guardia".
Con la riapertura da martedì di molte imprese e attività lavorative - nelle quali la Regione non ha competenze, precisa il governatore - "comincia una fase nella quale sono molto più importati i dispositivi di protezione e la distanza sociale".
Queste le novità principali elencate dal presidente:
1) Chiusura per gli esercizi commerciali la domenica, i giorni festivi, il 25 aprile e 1 maggio
2) Confermata l’attività a cielo aperto dei mercati, non solo alimentare, con anche possibilità di banchi per negozi dei bimbi. Tutti dovranno mantenere la distanza di due metri, e indossare mascherina e guanti (o avere gel igienicizzante a portata di mano)
3) Uscita da casa per motivi indifferibili solo con mascherina addosso (o altro mezzo idoneo a coprire naso e bocca) e guanti (o disinfettante igienico). Si dovrà uscire da soli, con l'autocertificazione solita e con bimbi piccoli solo se a casa non c’è nessuno che li possa tenere. Sempre, comunque, mantenendo dagli altri la distanza sociale di 2 metri. "Non si esce di casa se non per i motivi indifferibili di sempre".
4) Vietata l’uscita di chi ha temperatura sopra i 37,5 gradi: "E' un reato, se si viene fermati dalla polizia".
5) Nei giorni del 25 aprile e 1 maggio sono autorizzati pic nic all’aperto, ma solo nella proprietà privata di residenza e solo nel nucleo familiare che vi abita: “Non avventuratevi ad organizzare barbecue, grigliate con ospiti, perché sono illegali. Non invitate amici, parenti, vicini: solo la famiglia e solo nel vostro terrazzo o giardini privato”.
6) Ammesso lo spostamento con ogni mezzo per l’assistenza al parto: "Si può assistere alla nascita dei figli".
7) L’attività motoria è individuale e deve svolgersi in prossimità: “Ho tolto il limite dei 200 metri, come atto di grande fiducia per i veneti e i giovani, che sono il nostro faro. Significa che posso camminare o correre per sgranchirmi le gambe, non per prepararmi alla maratona". Obbligatoria, però, la mascherina.
8) Distributori automatici permessi solo all’interno degli uffici per acqua, latte, prodotti farmaceutici e parafarmaceutici,: “Non caffè e chiacchiere al distributore”
9) Gli esercizi di ferramenta, fotografia, elettronici devono essere chiusi la domenica e i giorni festivi
10) Per le imprese e in tutti i punti vendita, sia nell’area esterna, sia in quella interna , mascherine e guanti obbligatori per tutto il personale e chi li frequenta. Nei supermercati la coda va fatta fuori, a 2 metri di distanza l'uno dall'altro, con mascherina e guanti (o gel igienicizzante). Che naturalmente si dovranno indossare anche all'interno.
11) Ristoranti, bar, pizzerie possono lavorare esclusivamente per la somministrazione di alimenti e bevande a domicilio
12) Tutte le attività commerciali, incluse quelle bancarie e assicurative, devono essere espletate nel rispetto per il dipendente del protocollo. Va rispettato quindi rispetto l’accordo raggiunto dalle diverse aziende con le parti sociali. "Lo Spisal aumenterà i suoi controlli", sostiene il presidente.
13) Nell’attività bancaria, anche di Poste italiane Spa, negli studi professionali e in quelli delle assicurazioni, accesso su appuntamento ove possibile. Uso della mascherina obbligatorio ovunque, anche in banca.
14) La vendita al dettaglio di vestiti per bambini e neonati, l'apertura di cartolerie e librerie è valida esclusivamente nei negozi dedicati e solo due giorni alla settimana. Non nei centri commerciali.
15) L'ordinanza "raccomanda" ai titolari di "tutte le attività economiche e sociali" di controllare la temperatura corporea a tutti i presenti, con obbligo di allontanamento in isolamento fiduciario, se superiore ai 37,5 gradi. Una raccomandazione: l'obbligo sarebbe stato di difficile gestione da parte di molti.
16) Permesso con ogni mezzo di trasportare i rifiuti agli ecocentri
17) Concessa manutenzione aree verdi e aree in concessione: "Sono le spiagge", spiega Zaia, "noi pensiamo alla stagione estiva che deve riprendere",
Resta, comunque, valida l'ordinanza che obbliga a indossare mascherina e guanti (e solo quelli) nei mezzi di trasporto.
"L'emergenza non è finita", ha insistito Zaia nella conferenza stampa dalla sede della Protezione Civile di Marghera in cui ha ricordato che non spetta alla Regione riaprire le aziende.
"L'ordinanza che ho firmato mi impone di dire che non deve essere vissuta come la fine dell'emergenza", ha inistito Zaia, "Abbiamo 245 persone in terapia in terapia intensiva e 1.427 pazienti ricoverati", ha sottolineato il governatore, "se questi numeri non scendono, o peggio ancora si alzano, bisogna andare giù pesanti". "La prima cura al coronavirus siamo noi e i nostri comportamenti irresponsabili aumentano la diffusione del virus", ha aggiunto, "i veneti sono un popolo eccezionale e dai dati ne viene fuori che abbiamo ridotto gli spostamenti del 50%".
I numeri dell'epidemia. La situazione va lentamente migliorando, ma continua a crescer eil numero delle vittime: 882, la mattina di Pasquetta. Sono 1.620 in più le persone guarite dal Covid-19 in Veneto nell'ultima settimana. Un incremento del 164% in sette giorni, calcolato sul numero dei negativizzati alla mattina del 6 aprile scorso (983) e quello dell'ultimo bollettino di lunedì di Pasquetta, 2.603.
Nonostante ciò, i casi di positività continuano a crescere, pur se a ritmo molto minore: il 6 aprile scorso i contagiati totali (dall'inizio dell'epidemia) erano 11.588, oggi 14.251 (+22,9%). I pazienti attualmente positivi sono invece 10.766, in aumento dell'8,2% rispetto ai 9.943 del 6 aprile. Pesante il dato delle vittime: erano 662 una settimana fa, sono salite a 882 (+33,2%).
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