Coronavirus, le 6 cose da fare se viene un attacco d'ansia

I consigli della psicoterapeuta Vera Slepoj per affrontare alcuni possibili momenti di sconforto: validi sempre, nella vita di tutti i giorni
numb woman in park, in Paris, France.
numb woman in park, in Paris, France.

Cosa fare in caso di ansia: i 6 consigli della psicologa

Cosa fare di fronte a un attacco d’ansia? Sono settimane difficili, che nessuno immaginava di dover affrontare e che possono creare momenti di difficoltà in ognuno. 

La psicoterapeuta Vera Slepoj - da anni collaboratrice del nostro giornale -  ci spiega quali sono le reazioni possibili a questa situazione, ci aiuta a capire come riconoscerle (in noi o in chi ci è vicino) e come affrontarle.

Consigli utili, del resto, anche nella nostra futura vita quotidiana, dopo il ritorno alla "normalità".

1) RESPIRARE A FONDO

    E' la prima regola: respirare molto a fondo per almeno 10 minuti, immettendo l’aria a bocca chiusa e buttandola fuori poi a bocca aperta.

2) CONTARE FINO A 200

   "Sembra banale, ma è molto utile", suggerisce la psicoterapeuta Vera Slepoj. Ovvero, contare per almeno 5 minuti fino a 100 o 200.

3) MUOVERSI...O  FARE LA DOCCIA

    Fare un esercizio fisico. Fare un’attività fisica immediata: la doccia, aprire la finestra, cambiare stanza.

4) PAROLE CROCIATE O CANTARE

    "Per le ossessioni è molto utile un’attività che richieda concentrazione e impegno cognitivo", spiega Slepoj, "parole crociate, uncinetto, un lavoro meccanico, di precisione, stabilire o costruire un gioco che ci obblighi all’attenzione. Utile in caso di stati d’ansia e d’angoscia è il canto".

5) INSONNIA? MEGLIO ALZARSI

   "Se non si riesce a dormire, non rimanere a letto, ma alzarsi e svolgere qualche attività per 30 minuti in una stanza diversa dalla camera da letto: una bevanda calda, una doccia refrigerante, ascoltare musica rilassante, costruire una storia nella mente. Non avere fiducia nella propria testa: può produrre false verità".

6) FILM CATASTROFICI-HORROR? MEGLIO DI NO

Non guardare film o programmi che creano tensione: vietati i thriller e i catastrofici. "Evitare le trasmissioni su malattie e catastrofi", il consiglio finale di Vera Slepoj, "La mente deve semplificare: deve già gestire una situazione complessa".

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