Covid, altolà di Zaia alla vaccinazione dei dipendenti comunali

Il governatore del Veneto ha chiamato Padova e ora dà la stessa indicazione a tutte le Usl: in questa fase immunizzare prima gli anziani e le persone fragili, le altre categorie solo dopo. Gli accompagnatori over 65 degli ultraottantenni saranno vaccinati insieme a questi ultimi

VENEZIA. La Regione Veneto raccomanda alle Usl di concentrare la vaccinazione anti-Covid sugli over 80 e sugli anziani, sulle persone fragili e non su altre categorie di lavoratori come i dipendenti comunali. Questo perché da alcune Aziende sanitarie (Zaia ha citato quella di Padova) era stata avviata nei giorni scorsi la somministrazione ai dipendenti comunali. In altre Usl questa categoria di lavoratori era stata invece utilizzata come "riservisti" in caso di rinuincia da parte di altri soggetti al vaccino AstraZeneca. 

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«Il presidente del Consiglio Draghi può dire ciò che crede, io rispondo che noi abbiamo rispettato le categorie vaccinali in maniera ossessiva - ha detto Zaia rispondendo a una domanda -. Ma se il presidente del Consiglio ha contezza che qualcuno si è comportato male deve intervenire. Noi siamo tranquilli». Poi in merito all’ipotesi, tornata al centro del dibattito politico, di accentrare le competenze in ambito sanitario ha aggiunto: «Sta cosa mi fa ridere: ci puoi mettere anche un premio nobel della medicina ma avremmo catene decisionali lunghe. L’efficienza di un sindaco che è nel territorio non ce l’avrà mai chi è lontano dal territorio».

A proposito di campagna vaccinale, prossimamente il Veneto comincerà a vaccinerà contro il Covid anche gli over 65 che accompagneranno alla somministrazione dell'antidoto i cittadini over 80. Lo ha annunciato lo stesso Zaia, riferendo di aver già avuto l'adesione a questo progetto di una decina di Ulss della Regione, oltre che dell'azienda ospedaliera di Padova.

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«Il nostro target - ha spiegato - è di chiudere la vaccinazione della fascia degli over 80 entro metà aprile. Non è facile, perchè tra i 400mila ultraottantenni veneti ce ne sono circa 100mila che devono essere raggiunti a domicilio. Per questo abbiamo anche pensato che, laddove le Ulss sono in grado di farlo, se c'è un cittadino di questa fascia d'età accompagnato da un over 65, che sia un convivente, o un caregiver - ha puntualizzato Zaia, scherzando sulla scivolata dei 'car giver' di qualche giorno fa - è bene vaccinare anche l'accompagnatore». 

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epa09067159 Turkish anaesthesiology and reanimation doctor, Hanifi Keskec, is with a patient in the ICU at Prof Dr Ilhan Varank Training and Research Hospital, in Istanbul, Turkey, 08 March 2021 (Issued 11 March 2021). Keskec first felt high fever, one year ago, after his shift at the hospital, he had guessed it could be COVID-19 and after a second test it was confirmed, he went into isolation but his health status turned for the worse leading him to be hospitalized then taken to the ICU for 21 days. On year later he says that he feels tired more often after work but what has affected him the most is of a psychological nature, a post traumatic disorder (PTSD) he manages by focusing on his duties job as a health worker. The WHO (World Health Organization) announced for the first time on 11 March 2020 COVID-19 outbreak a global pandemic. EPA/TOLGA BOZOGLU

Il Veneto ha somministrato finora 685.093 dosi di vaccino anti-Covid, quasi 22.978 nella sola giornata di ieri. mercoledì 24 marzo. «Stiamo crescendo, anche se con non poche difficoltà» ha ammesso Zaia. Secondo il governatore uno dei vantaggi comunque conquistati rispetto alla seconda ondata del virus è che sono stati già vaccinati tutti i dipendenti degli ospedali, il che «impedirà che sorgano ancora cluster di contagio nelle strutture sanitarie».
Nella regione sono attivi 58 punti vaccinali, nei quali tra breve potranno scendere in campo - ha annunciato il presidente - anche i 1.300 specializzandi degli ospedali con i quali è stato raggiunto un accordo, così come per i medici di base.

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