Covid e mascherine: ecco dove saranno ancora obbligatorie a maggio, in Veneto
Circolare della Regione: i dispositivi di protezione saranno prescritti anche fino al 31 maggio in tutti i reparti ospedalieri e nelle case di riposo limitatamente agli operatori

Lo stop all'uso delle mascherine nelle strutture sanitarie, secondo quanto stabilito dall'ordinanza del ministro della Salute, è giudicato dal presidente del Veneto, Luca Zaia, «un altro importante passo verso la normalità». «Il Veneto - ribadisce Zaia - la adotterà con alcune prescrizioni ulteriori, almeno per un mese. Ma, guardando anche al futuro, è bene che la memoria della pandemia non diventi un semplice ricordo: alcune buone prassi devono restare parte della cultura del rispetto e della prevenzione. L'uso della mascherina, al di là della normativa, è anche una forma di protezione di chi è più fragile. È bene quindi che nei reparti ospedalieri e nelle strutture sanitarie si possa conservare anche un domani questo gesto volontario; un semplice raffreddore, cosa di poco conto per un visitatore, per un malato può essere qualcosa di estremamente serio. Accolgo quindi con favore le nuove e meno vincolanti prescrizioni sul tema, ma raccomando nel contempo che l'uso volontario e consapevole della mascherina possa diventare consuetudine per proteggere le persone anziane o chi è in cura. Un piccolo gesto dal significato importante: spero possa divenire prassi al dì là di ogni normativa».
«Con una circolare la Regione del Veneto - spiega Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità- ,ha diramato a tutte le strutture le ultime indicazioni del Ministero sull'utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie. Il Veneto ha voluto conservare, in aggiunta a queste, una linea di maggiore prudenza. Fino al 31 maggio abbiamo reputato di mantenere in vigore l'obbligo di utilizzo della mascherina in tutti i locali interni delle strutture sanitarie ed ospedaliere, anche se non adibiti espressamente all'attività sanitaria e assistenziale, ed anche nelle strutture socio-assistenziali anche non residenziali, limitatamente agli operatori».
ECCO IL TESTO DELLA CIRCOLARE
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