Covid, ecco i vaccini bivalenti. Lunedì via alle prenotazioni in tutto il Veneto
VENEZIA. Prosegue la campagna vaccinale anti Covid-19 in Veneto con l’arrivo dei vaccini bivalenti Comirnaty (Pfizer) e Spikevax (Moderna), approvati dall’Agenzia Europea per i Medicinali (Ema) e dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) in data 5 settembre 2022.
«I vaccini bivalenti sono formulazioni che proteggono sia dal virus originario sia dalle varianti di Omicron» informa la Regione «e sono risultati più efficaci come dose di richiamo rispetto ai vaccini monovalenti. I vaccini bivalenti sono inoltre risultati parimenti sicuri rispetto al vaccino monovalente usato fino ad ora».
In accordo con le prime indicazioni trasmesse, «la somministrazione della nuova formulazione bivalente Original/Omicron BA.1 dei due vaccini a m-Rna, Comirnaty e Spikevax, sarà effettuata a coloro che devono effettuare il primo o il secondo booster».
La somministrazione del secondo booster deve essere effettuato dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi (120 giorni) dalla prima dose di richiamo o dall’ultima infezione successiva al richiamo (data del test diagnostico positivo) ed è prioritariamente raccomandata per le seguenti categorie: persone di 60 anni e più; ospiti dei presidi residenziali per anziani; persone (a partire dai 12 anni) con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti o preesistenti; operatori sanitari, gli operatori delle strutture residenziali per anziani; donne in gravidanza.
«La vaccinazione con i vaccini bivalenti - precisa l’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin -, allo stato attuale, è un’importante raccomandazione in vista del periodo autunnale per rafforzare la propria protezione nei confronti delle forme gravi di infezione da Sars-CoV-2».
A partire da lunedì prossimo – conclude la Regione – sarà possibile prenotare la somministrazione del vaccino attraverso la piattaforma regionale unica (https://vaccinicovid.regione.veneto.it) con le stesse modalità utilizzate per la somministrazione delle dosi precedenti o rivolgendosi ai medici di famiglia aderenti alla campagna.
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