Criptovalute, congelata la piattaforma “The Rock trading”, perquisizioni a Padova

Trentamila risparmiatori, molti veneti, in ansia per i Bitcoin, la Guardia di Finanza apre una indagine su Andrea Medri e sul padovano Davide Barbieri

Davide Paci Barbieri e Andrea Medri
Davide Paci Barbieri e Andrea Medri

La Gdf di Milano sta effettuando perquisizioni per le ipotesi di reato di truffa e appropriazione indebita in sedi ed uffici di “The Rock trading”, società-piattaforma per investimenti in criptovalute, che nei giorni scorsi ha comunicato sul proprio sito agli stessi investitori che i soldi da loro collocati nei Bitcoin sono al momento congelatì per «difficoltà riscontrate nella gestione della liquidità». Perquisizioni anche a Padova, in largo Europa

L'indagine, condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria e dal Nucleo speciale di polizia valutaria della Gdf e coordinata dagli aggiunti Eugenio Fusco e Tiziana Siciliano e dai pm Francesco Cajani e Maura Ripamonti, è nata a seguito di alcuni esposti di investitori che non sono più riusciti a liquidare le somme investite. La società, con sede a Milano, è stata fondata da Andrea Medri e Davide Barbieri, padovano e conta, pare, circa trentamila investitori. Con le perquisizioni iniziate stamani le Fiamme Gialle stanno raccogliendo documenti contabili e sequestrando dispositivi informatici per fare piena chiarezza sulla vicenda. Del fascicolo di indagine aperto ha scritto mercoledì la Repubblica nelle pagine milanesi. Un'altra indagine, sempre nata da esposti, è già aperta anche a Firenze, come emerso nei giorni scorsi.

Al momento, per le ipotesi di reato di truffa e appropriazione indebita risulta indagato Andrea Medri, fondatore della società che nell'ultimo periodo si sarebbe occupato della gestione della piattaforma in misura maggiore rispetto all'altro socio fondatore.

Nelle indagini, anche a seguito delle perquisizioni, dovranno essere valutati pure profili di presunta insolvenza della società, nata una decina di anni fa e molto nota nel settore delle criptovalute. Sul suo sito campeggia questo messaggio: «The Rock Trading comunica che si è reso necessario interrompere l'operatività della propria piattaforma a partire dalla data odierna (il 21 febbraio, ndr), in ragione di difficoltà riscontrate nella gestione della liquidità».

«La società - si legge ancora - sta conducendo verifiche interne per individuare le cause del problema e valutando l'adozione di tutte le iniziative opportune o necessarie per tutelare la clientela e gli altri stakeholders. Ulteriori comunicazioni di aggiornamento sulle misure intraprese saranno fornite in tempi rapidi».

E ancora: «Da oggi, 21 febbraio 2023, è possibile accedere al proprio account The Rock Trading, in modalità sola lettura, per consultare il proprio saldo, la lista movimentazioni e per il download dei relativi report».

Nelle indagini, anche a seguito delle perquisizioni, dovranno essere valutati pure profili di presunta insolvenza della società, nata una decina di anni fa e molto nota nel settore delle criptovalute.   E ancora: «Da oggi, 21 febbraio 2023, è possibile accedere al proprio account The Rock Trading, in modalità sola lettura, per consultare il proprio saldo, la lista movimentazioni e per il download dei relativi report».

 La società, da qualche giorno, senza fornire adeguate giustificazioni, ha interrotto l'operatività della piattaforma, impedendo di fatto ai clienti la possibilità di accedere ai propri asset digitali».

Lo scrive in una nota il procuratore di Milano Marcello Viola in merito all'inchiesta sulla società -piattaforma per investimenti in criptovalute. Indagine che stamani ha portato a perquisizioni.

I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano e del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria hanno eseguito decreti di perquisizione, sequestro e acquisizione di documentazione a carico della società con sede a Milano operante nello scambio di cripto-attività e iscritta nel registro degli operatori di valute virtuale, tenuto dall'Oam (Organismo Agenti e Mediatori).

In seguito ad alcune notizie stampa e alle prime denunce dei clienti, sono state attivate immediatamente mirate verifiche che, grazie anche all'ausilio della Squadra reati informatici della Procura di Milano, hanno fatto emergere, oltre al blocco dell'operatività, l'interruzione dei rapporti con l'istituto di credito nazionale che, fin dalla costituzione della società, aveva fornito alla piattaforma i rapporti di conto attraverso cui operare, nonché alcune violazioni attinenti alla corretta redazione del bilancio da parte della società. Allo stato, spiega il procuratore, si procede per riscontrare la eventuale commissione di reati informatici e verificare la possibile configurazione di reati societari.

Oltre alle sedi della società a Milano, Genova e Padova, i finanzieri stanno perquisendo le abitazioni dei due fondatori», Andrea Medri e Davide Barbieri. Inoltre, «sono in corso accertamenti finanziari finalizzati a verificare la gestione della liquidità da parte della società, nonché la destinazione delle somme raccolte».

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