Da Vicenza alla copertina di Vogue, la modella nera e i commenti razzisti: "Non è italiana"

Il sottosegretario Variati,  il presidente del consiglio veneto Ciambetti e Fracasso a fianco della studentessa.  Beschin (Forza Nuova): «Non è italiana» . Zaia: "E' veneta al 100 per cento"

VICENZA. «La bellezza ci salverà. Anche all’idiozia e dal razzismo». Roberto Ciambetti mette fine alla polemica nata tra i banchi del centrodestra ad Arzignano, dove la Lega governa, con il consigliereDaniele Beschin che ha definito la top model Maty Fall Diba una bellezza non italiana. Il motivo? Ha la pelle nera, essendo nata in Senegal. E proprio per questo Vogue l’ha lanciata in copertina con il titolo “Italian beauty”.

La ragazza, 18 anni, studentessa del liceo scientifico, ha coronato il sogno della vita: sfilare come modella con le maison più prestigiose, un lavoro che lei vuole conciliare con lo studio. Ma le gelosie sono esplose, come bega di paese dal sapore razzista.

Con il sindaco di Chiampo Matteo Macilotti, docente universitario a Trento, che si è detto orgoglioso di avere tra i suoi cittadini la splendida Maty Fall Diba. Chi non torna indietro è Beschin, attivista di Forza Nuova, che Stefano Fracasso, ex sindaco di Arzignano e capogruppo Pd in Regione, bolla come «noto provocatore quando afferma che solo un bianco può essere italiano».

«Maty Fall Diba è una ragazza di origine senegalese, cresciuta a Chiampo. Nella valle della concia vivono migliaia di cittadini nati in terra straniera; ad Arzignano, il mio comune, quasi il 20% dei residenti. Male ha fatto il consigliere comunale della destra Beschin a scatenare la polemica secondo cui Maty Fall Diba non sarebbe una bellezza italiana. Maty Fall Diba è il frutto di chi nella valle ha costruito con-vivenza. La convivenza civile sta scritta nella nostra Costituzione e quindi si può ben dire che è una vera bellezza italiana».

Il caso è finito anche nell’agenda del sottosegretario Achille Variati, che ha la delega agli Interni. «Non può esserci spazio per il razzismo nelle istituzioni della repubblica italiana, è una posizione semplicemente, incontrovertibilmente, disgustosamente razzista.

Che non possiamo accettare, incompatibile con la funzione pubblica di un consigliere comunale. Idee che richiamano teorie, come quelle sulla purezza della razza di tragica memoria nazista e fascista, che hanno macchiato di sangue la storia. È una vergogna per la terra vicentina, di cui sono stato presidente della Provincia».

Variati ha infine concluso annunciando che «segnalerà l’episodio per ogni utile verifica. La mia solidarietà al sindaco Macilotti, e soprattutto un abbraccio affettuoso alla giovane Maty, nostra connazionale a cui auguro di non farsi abbattere e di ottenere ogni successo».

E la Lega che governa il Veneto e Arzignano? Il presidente del consiglio regionale Ciambettim, sull’onda di Sanremo, intona una vecchia canzone: « Di che colore è la pelle di Dio’?. Ricordate il ritornello? E’ nera, rossa, gialla, bruna bianca perché/Lui ci vede uguali davanti a sé». Suonava così il testo tradotto in italiano dall’inglese da Costa e Marchetti». Tutti d’accordo? 

Sul caso è intervenuto anche Zaia: «La Rete è piena di personaggi che dicono cazzate. Ci vorrebbe una legge che gli tappasse la bocca». Il governatore del Veneto, il leghista Luca Zaia, commenta così la polemica sull'uscita del collega di partito Daniele Beschin

. «Noi siamo onorati che la modella sia su Vogue. Le auguro una carriera strepitosa, quando può parli del Veneto perché abbiamo bisogno di promozione e difesa identitaria. Per noi è veneta al 100%, figurarsi se sto qui a fare distinzioni su dove è nata, è vissuta o si è formata - ha notato Zaia, ospite del padiglione del Veneto alla Bit di Milano -.

È una dei nostri punto e basta. Non condivido quello che ha detto il consigliere. Anche io sono leghista, molto probabilmente più di lui e da più tempo di lui. Io non lo conosco. C'è gente che nega anche l'esistenza dei campi di sterminio degli ebrei. La Rete a volte è una cloaca. Se volete posso fare la lista dei consiglieri di tutti i partiti che hanno detto cretinate. Il mio è un partito per bene»

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova