Dal rubinetto esce acqua azzurra

Barbona, un allevamento di tacchini “spara” per errore un farmaco nell’acquedotto
Di Nicola Cesaro

BARBONA. Esce acqua azzurra dal rubinetto e il Cvs “taglia” l'erogazione a tutto il paese. Ha comportato solo disagi - ma fortunatamente nessuna intossicazione - il curioso episodio avvenuto ieri pomeriggio a Barbona. Intorno alle 12 alcuni utenti del centro del paese hanno contattato l’ufficio clienti del Centro Veneto Servizi, segnalando che dai rubinetti usciva acqua di colore azzurro. L'intervento del Cvs è stato immediato: in via cautelativa, l'ente gestore dell'acqua ha sospeso l'erogazione dell'acqua in tutto il territorio comunale. I tecnici di Cvs hanno quindi prelevato un campione per analizzare l'acqua di colore anomalo. In contemporanea sono partite le indagini per risalire all'origine del problema. La “fonte di pressione”, ovvero il punto da cui l'inquinamento è partito, è stata individuata grazie alla segnalazione dello stesso “colpevole”. Si tratta di un'azienda avicola della zona, che utilizza quell’acqua per abbeverare i propri tacchini. L'acqua era stipata in un'apposita vasca, dove tecnicamente viene aggiunto un componente chimico e il tracciatore azzurro. L'acqua in questione è mescolata ad un prodotto che ha funzione di declorante, per garantire un migliore assorbimento dei vaccini negli animali. L'azzurro serve a tracciare l'acqua utilizzata per questi fini. La vasca viene solitamente chiusa e messa sotto pressione per facilitare la direzione dell'acqua verso gli abbeveratoi. La rottura di una valvola, ieri, ha fatto “tornare indietro” l'acqua, che è finita nella rete idrica principale. La pressione con cui questo liquido è stato immesso accidentalmente in rete è stata così forte da causare una rottura della condotta, che è stata quindi riparata dalle squadre di Cvs. In accordo con il sindaco Francesco Peotta, che ha attivato diversi canali di informazione alla cittadinanza e ha richiesto l'intervento della Protezione civile, è stata emessa un'ordinanza di non potabilità dell'acqua. L'erogazione è stata riaperta alle 15, ma la non potabilità rimarrà in vigore almeno fino ad oggi, quando termineranno le operazioni di lavaggio della rete. Cvs, che ha ottenuto dall'azienda una scheda del prodotto contaminante, ha effettuato immediati test di laboratorio. «Non sono emerse tossicità preoccupanti», si legge in una nota del Cvs, «l'unica anomalia riscontrata rispetto ai parametri di potabilità, oltre al colore, riguarda i valori del ferro, che sono risultati di poco superiori alla norma». Un nuovo campione sarà prelevato oggi per altri test.

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