Dalla militanza a destra fino a Palazzo Madama

Piergiorgio Stiffoni, nato a Motta nel 1948 e residente a Treviso (sopra, in una foto di alcuni anni fa), è colonnello bossiano di provata fede, dopo un passato di militante di destra. Entrato nella Lega da 22 anni, con l’amico Amorena, è senatore dal 1999, eletto al posto dell’amico scomparso. Dal 2001 è stato segretario amministrativo del Carroccio al Senato, gestendo la vicenda della banca padana Credieuronord. Da maggio 2008 è segretario alla presidenza del Senato. Dal 2010, con Castelli, è stato componente del comitato amministrativo di tesoreria, segretario amministrativo, affiancando il tesoriere Belsito, oggi travolto dallo scandalo. Nel novembre 2003 è stato indagato e prosciolto dalla Procura di Treviso: aveva detto: «Cosa fare degli immigrati rimasti in strada dopo gli sgomberi? Purtroppo il forno crematorio di S.Bona non è ancora pronto». Nel febbraio 2009, commentando l'arresto di due rumeni a Napoli per tentato stupro, aveva dichiarato: «L'etnia romena, se rappresentata da questi personaggi specializzati in stupri, non è degna di restare in Europa». Nel novembre 2009 aveva proposto 250 € di multa e 5 punti in meno per chi fuma alla guida. Nel 2011 ha detto: «A Treviso i gay sono il 10% della popolazione e anche in Parlamento ce ne sono e molto visibili. Ma nella Lega non ci sono gay: nel nostro partito abbiamo un Dna diverso». Storiche le sue liti con Giancarlo Gentilini. (a.z.)
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