Dentista gratis per i poveri, cure pagate dalla Regione

Pronta la delibera della giunta Zaia che azzera o riduce la spesa alle fasce deboli. Tra i beneficiari disoccupati, pensionati, ragazzi da 0 a 14 anni, malati, invalidi 
per malagoli, dentisti
per malagoli, dentisti

VENEZIA. Dal dentista gratis o a tariffe ridotte. I veneti appartenenti alle fasce sociali e reddituali più deboli potranno tagliare drasticamente quella spesa sanitaria che incide pesantemente nei bilanci familiari. Lo stabilisce un provvedimento innovativo in Italia, voluto dal governatore Luca Zaia il quale la scorsa estate aveva annunciato l’accantonamento di 8 milioni di euro da destinare allo scopo. La bozza della delibera circola in queste ore a Palazzo Balbi e con ogni probabilità verrà portata in discussione nella giunta della prossima settimana. In estrema sintesi essa introduce in Veneto la cosiddetta “odontostomatologia sociale”: cure dentarie gratis per le persone in difficoltà, negli ambulatori privati accreditati il cui numero viene contestualmente aumentato. In pratica la Regione allarga l’esenzione prevista a livello nazionale: lo fa sia aumentando il numero di categorie che ne possono beneficiare, sia incrementando il tipo di prestazioni che si potranno ricevere gratuitamente.

I beneficiari. I beneficiari del provvedimento verranno indicati nel dettaglio nella delibera della giunta che intende riconoscere le agevolazioni principalmente, se non esclusivamente, ai veneti. Si tratta di soggetti che in parte coincidono e in parte si aggiungono a quanti godono dell’esenzione in base alla legge nazionale. Di certo, al momento, si sa che sono state individuate tre marco-categorie: minori da 0 a 14 anni, cittadini con vulnerabilità sociale e cittadini con vulnerabilità sanitaria. Circa il 10% delle famiglie. Al secondo gruppo appartengono disoccupati, over 65, titolari di pensioni al minimo che hanno reddito non superiore a 8.263 euro, aumentabile se ci sono coniuge e figli a carico. Ancora: per chi ha un reddito inferiore ai 29 mila euro è prevista una compartecipazione alla spesa per alcuni tipi di prestazione. Molto ampio il gruppo della vulnerabilità sanitaria: dalle persone in attesa di trapianto a quelle già sottoposte ad esso, da chi è colpito da tumore e trattato con radio e chemio a chi soffre di malattie classificate come rare.

Tipi di prestazione. La Regione ha realizzato un elenco di cure odontoiatriche che vanno ad aggiungersi a quelle indicate nei Lea nazionali (livelli essenziali di assistenza). Alcuni trattamenti, per le categorie sopraindicate, sono totalmente gratuiti, altri invece richiedono una compartecipazione alla spesa. Un esempio: i disoccupati avranno gratis l’estrazione di denti, l’ablazione di tartaro, l’applicazione di perno (e molto altro ancora), mentre dovranno contribuire al pagamento della terapia canalare. Per quanto riguarda i minori, è previsto l’apparecchio gratuito e la sua riparazione; ulteriori agevolazioni sono riconosciute ai bimbi traumatizzati e appartenenti alle fasce deboli. C’è poi chi gode dell’esenzione per qualsiasi trattamento: sono gli invalidi civili al 100%, gli invalidi di guerra e i perseguitati politici italiani antifascisti o razziali, le vittime di terrorismo, gli invalidi per cause di servizio e quelli del lavoro dall’80 al 100% di invalidità.

Rimborsi dentiere. La Regione ha altresì stabilito un contributo di 200 euro per la protesi superiore e altrettanti per quella inferiore. Insomma 400 euro per tutta la dentiera. Ne ha diritto chi ha più di 64 anni, risiede in Veneto, ha un reddito lordo riferito all’anno precedente non superiore ai 36.151,98 euro. Il fondo si ottiene presentando domanda al distretto dell’Usl competente per territorio e presentando una serie di documenti (fattura di pagamento successiva al primo gennaio 2018, dichiarazione del professionista che si tratta di prestazioni successive a tale data, dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà di non aver ricevuto il contributo nei 4 anni precedenti la presentazione della domanda).

I dentisti. Le cure gratuite potranno essere ottenute negli studi dentistici accreditati del Veneto. Che, fino a questo momento, erano 40. Con la nuova delibera viene incrementato di 23 unità il loro numero (attualmente sono 40) in modo da renderne più omogenea la presenza nel territorio. Ne verranno accreditati 2 nella Usl Dolomiti che finora ne era sprovvista; 5 nella Marca che ne contava 3; 3 si aggiungeranno ai 3 della Serenissima; il Veneto Orientale passa da zero a 2; la Polesana ne acquista 1 e sale a 3; l’Euganea ne aveva già 23 per cui resta ferma; la Pedemontana passa da 1 a 4; la Berica da 4 a 6, la Scaligera da 3 a 8.

Le cure gratis a chi è in difficoltà erano state una promessa elettorale di Zaia: «Voglio aiutare chi non riesce a sbarcare il lunario», aveva detto il governatore citando in particolare il disagio degli anziani.

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