E' morto Giovanni Mazzacurati, il regista del sistema Mose

VENEZIA. E' morto in California, all'età di 87 anni, l'ingegner Giovanni Mazzacurati, che fu per più di vent'anni presidente del Consorzio Venezia Nuova e concessionario unico delle opere del Mose, il sistema di dighe mobili per proteggere città dalle maree. E' considerato il regista del sistema di corruzione legato al Mose, che ha portato a partire dal 2013 a una serie di arresti e poi di condanne di esponenti politici e imprenditori.
Secondo quanto ricostruito, in soli cinque anni il Cvn avrebbe versato tangenti per oltre un centinaio di milioni di euro.
Giovanni Mazzacurati, affetto da una grave forma di Alzheimer, era stato giudicato incapace di intendere e di volere e per questo era uscito dal processo penale per le tangenti Mose. Le sue dichiarazioni, rese in un incidente probatorio negli Stati Uniti, vennero acquisite agli atti del processo, al quale l'ex presidente non prese mai parte perché in seguito giudicato inidoneo a deporre per gravi motivi di salute.
Direttore del Consorzio Venezia Nuova dal 1983 al 2005, presidente del pool di imprese fino al giugno del 2013, è stato a lungo uno degli uomini più potenti del Veneto.
Il 28 giugno 2013, a sorpresa, la sue dimissioni dalla presidenza del Consorzio Venezia Nuova, ufficialmente per motivi di salute. Di lì a pochi giorni, finirà agli arresti domiciliari con l'accusa di turbativa d'asta per il Mose. Inizia a collaborare con la Procura di Venezia, levando il velo sul grande scandalo. È il 4 giugno 2014 quando in Veneto scoppia il terremoto. La Procura di Venezia fa arrestare politici ed imprenditori tra cui il presidente della Regione Giancarlo Galan (per il quale l’autorizzazione della Camera era arrivata dopo qualche settimana), l’assessore ai Trasporti Renato Chisso, il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, la presidente del Magistrato alle Acque Maria Giovanna Piva. Sono 35 le persone destinatarie di ordinanza.
La maggior parte degli imputati decide di chiudere i conti con la giustizia con un patteggiamento. Così fanno tra gli altri Galan (2 anni e 10 mesi) e Chisso (2 anni e 6 mesi). Il primo grado Il processo di primo grado per lo scandalo Mose dura 1 anno e 4 mesi, con 32 udienze dibattimentali e 11 preliminari e le deposizioni di 102 testimoni.
Per l’accusa «Giovanni Mazzacurati decideva il fabbisogno e a chi dare i soldi, si trattasse di campagne elettorali, finanziamento ai partiti o relazioni istituzionali».
Per Mazzacurati restava una richiesta della Corte dei Conti di restituire all'Erario (insieme ad altri) 21,750 milioni di euro.
Giovanni Mazzacurati era padre del regista Carlo Mazzacurati, morto nel 2014.
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