E' morto Umberto Marzotto, ex marito di Marta e padre di Matteo

Aveva 92 anni. Lo scorso aprile era morto Pietro, per lunghi anni a capo dell'azienda di famiglia diventata colosso del tessile

È morto nel pomeriggio di oggi 28 dicembre 2018 Umberto Marzotto, terzo figlio del conte Gaetano, protagonista della nascita e dello sviluppo del colosso del tessile con sede a Valdagno (Vicenza).

Marzotto era l’ ex marito di Marta - morta nel 2016 - e padre di 5 figli di cui il più celebre è senz'altro Matteo. Aveva 92 anni e soffriva di una malattia degenerativa. La camera ardente sarà allestita il 2 gennaio alla Zignago di Portoguraro, i funerali si terranno il 3 gennaio) a Valdagno.

Umberto Marzotto con Lella Curiel, foto Dagospia.com
Umberto Marzotto con Lella Curiel, foto Dagospia.com

Il ricordo del figlio Matteo.  «Un uomo di grande equilibrio e di buon senso, un mediatore che sapeva capire i momenti e le situazioni, e soprattutto un ottimo imprenditore». Così Matteo Marzotto - sentito dall'ANSA - ricorda la figura del padre, Umberto, morto oggi all'età di 92 anni.

«È stato per certi versi un imprenditore veneto fuori dagli schemi, che ha sempre preferito evitare i riflettori - aggiunge Marzotto - Oggi lo si sarebbe definito un marziano. Aveva una sua idea precisa dell'essere imprenditore. Per me è stato un grande esempio».

Appena pochi mesi fa, il 26 aprile scorso, era morto all’ospedale di Portogruaro suo fratello Pietro, 80 anni. Alla guida del gruppo tessile omonimo per 16 anni, era l’ultimo di sette fratelli.  Era stato vicepresidente di Confindustria. Avevaassunto anche il ruolo di presidente della Fondazione Marzotto dal 2002 al 2012. In passato era stato anche a capo dell’Associazione industriali di Vicenza e dell’Associazione dell’industria laniera italiana.

Pietro Marzotto, morto nell'aprile del 2018
Pietro Marzotto, morto nell'aprile del 2018

Sposato tre volte, l’ultima volta nel 2009, aveva avuto quattro figli: Umberto, Italia e Marina dalla prima moglie, l’inglese Stefania Searle, e Pier Leone da Titti Ogniben.

Pietro Marzotto: «Berlusconi va cacciato. E diamo fiducia a Renzi»

Laureato in giurisprudenza a Milano, dopo una prima esperienza come operaio negli stabilimenti di Mortara (Pavia) e Valdagno (Vicenza) ha fatto una vera e propria scalata nell’azienda tessile di famiglia, che ha contribuito a trasformare in una multinazionale.

Due anni e mezzo fa, il 26 luglio 2016, era morta la moglie Marta, l'ultima regina dei salotti. Aveva 85 anni ed era ricoverata in una struttura ospedaliera di Milano.

Addio Marta Marzotto, famiglia e vip riuniti per l'ultimo saluto

Marta Marzotto era nata il 24 febbraio 1931. Figlia di un casellante delle ferrovie e di una mondina, vive i primi anni della sua vita a Mortara, in Lomellina, e inizia a lavorare giovanissima, dapprima come mondina, poi come apprendista sarta e in seguito come modella presso la sartoria delle sorelle Aguzzi, di Milano. Proprio nell'ambiente della moda, all'inizio degli anni cinquanta, conosce il conte Umberto Marzotto, vicentino di Valdagno, comproprietario con altri fratelli dell'omonima industria tessile.

Dopo due anni di fidanzamento i due si sposano il 18 dicembre 1954 e dalla loro unione nascono cinque figli: Paola (nata nel 1955, madre di Beatrice e Carlo Borromeo, riconosciuti dal padre, Carlo Ferdinando Borromeo Arese Taverna[1]), Annalisa (nata nel 1957, malata di fibrosi cistica, è venuta a mancare nel 1989), Vittorio Emanuele (nato nel 1960), Maria Diamante (nata nel 1963) e Matteo (nato nel 1966). Anche dopo il divorzio continua ad usare il cognome dell'ex marito.

E' morta Marta Marzotto, aveva 85 anni
Marta Marzotto

Dalla fine degli anni sessanta è la figura femminile dominante nella pittura e nella vita privata di Renato Guttuso. Quest'ultimo, dopo averla conosciuta nel salotto dei Marchi a Milano, la rappresenta in molte opere, ad esempio nella serie delle Cartoline, un insieme di 37 disegni e tecniche miste (pubblicate dalla casa editrice Archinto nel volume Le Cartoline di Renato Guttuso).

Addio Marta Marzotto, il ricordo del figlio Matteo: "Fino all'ultimo con il sorriso"

 

 

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova