Effetto Covid sui mercatini di Natale: tradizione in bilico, tra conferme e timori
VENEZIA. Un Natale… in giallo? Il dubbio è lecito, anche se la spinta sul vaccino dovrebbe – lo dicono gli esperti, lo sperano i politici, ci contano tutti gli altri – salvare le festività di casa nostra. Tuttavia il Covid continua inesorabile la sua avanzata e la sua ombra si allunga minacciosa sui mercatini di Natale delle Dolomiti. Annullamenti, conferme, rinvii ma soprattutto: la confusione regna sovrana fuori dal Veneto, ma si fa strada anche dentro i confini regionali. E si teme l’effetto domino.
Fioccano – più della neve – le cancellazioni dove non si fanno più ferree le restrizioni. Di fatto le certezze sono poche, si naviga a vista... Covid.
L’Austria, nel mezzo di una feroce quarta ondata, ha optato per il lockdown.
I tradizionali mercatini di Natale sono già stati cancellati in Baviera, dove il tasso di immunizzazione è uno dei più bassi della Germania. Il maggiore land tedesco ha già chiuso tutto e si prepara a un avvicinamento al Natale in... bianco, orfano dei suoi colorati mercatini. Niente bancarelle tra cui aggirarsi curiosi in cerca di regali e addobbi con cui tentare una normalità a cui il Coronavirus da un paio d’anni ci sta disabituando.
Il tour dei mercatini era tra quelli più gettonati per le domeniche prenatalizie e soprattutto pre Covid. Un giro in auto oppure una gita organizzata in corriera per assaporare atmosfere e tradizioni nei tipici allestimenti trentini. Nel 2020 tutti a casa e nel 2021?
ALTO ADIGE
Dall’Alto Adige è tutto in divenire. Per ora si cerca di confermare il calendario già programmato. Su tutto pende la spada di Damocle del numero dei contagi, purtroppo in crescita. Qualche cancellazione si è registrata. Hanno alzato bandiera bianca Laives e San Giacomo. Rimane solamente l’installazione, nelle due piazze, del grande albero con tutti gli addobbi ed è stato annullato anche il veglione di Capodanno. Resistono, fino a ordine contrario, i mercatini più frequentati.
Nel pomeriggio del 22 novembre l’annuncio: tornano le mascherine all'aperto, sui mezzi pubblici va indossata la Ffp2, mentre nei Comuni “rossi” i bar e ristoranti devono chiudere alle 18 e scatta il coprifuoco dalle 20 alle 5. Le nuove diposizioni saranno contenute in un'ordinanza, che il governatore Arno Kompatscher firmerà nelle prossime ore.
In Alto Adige l'incidenza attualmente è di 407, ma preoccupa la situazioni in alcuni comuni, come per esempio Rodegno, dove attualmente l'8,16% della popolazione risulta positiva. «Dobbiamo evitare un nuovo sovraccarico degli ospedali. Serve la solidarietà di tutti», afferma il segretario Svp Philipp Achammer.
In Trentino, Trento ha inaugurato sabato 20 novembre la Città del Natale, giunta alla 27esima edizione. Con grande successo di pubblico. Si entra nell’area dei mercatini della piazza principale con il Green pass e bocca e naso coperti con la mascherina. L’ordine è di rispettare il distanziamento, ma poi tra le bancarelle gomiti e spalle si avvicinano.
VENETO
Per ora nessuna rinuncia ufficiale ai mercatini programmati nella nostra regione e sono tanti. Certo la guardia resta alta. Si confermano e anzi aumentano le prescrizioni per evitare assembramenti e dunque il diffondersi dei contagi. Ma finora nessuna decisione drastica. Costante il monitoraggio della diffusione del Covid, si segue l’evoluzione. Verona, Gardaland, Asiago, Bassano, Venezia, Jesolo, Bibione Padova, Gardaland, Pedavena, Cortina: l’elenco delle città che hanno organizzato iniziative prenatalizie è lunghissimo e, in attesa di diktat dall’alto, senza disdette.
Molto dipenderà anche dalla stretta che deciderà il governo Draghi e che sarà condivisa con i governatori delle Regioni.
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