Evasione dell’Iva, indagata Emma Marcegaglia

chioggia
L’ex presidente di Confindustria nazionale Emma Marcegaglia, legale rappresentante della società Albarella, è indagata per aver evaso il versamento dell’Iva. E per questa ragione la Procura di Mantova ne ha chiesto il rinvio a giudizio.
L’evasione – secondo l’accusa – è emersa a seguito di un’indagine della Guardia di finanza che ha controllato le dichiarazioni di quattro annualità, dal 2015 al 2018. E la vicenda giudiziaria arriva fino a Chioggia.
All’imprenditrice è contestato infatti l’utilizzo di fatture emesse da un’altra società, la Alba Tech Srl con sede legale proprio a Chioggia, in viale Po 16.
Fatture che la Guardia di finanza ritiene relative a operazioni inesistenti e quindi realizzate con il solo obiettivo di evadere l’Iva. La notizia della richiesta di rinvio a giudizio è stata data dalla Gazzetta di Mantova.
Nei quattro anni presi in esame dalla Fiamme Gialle, l’evasione complessiva avrebbe raggiunto la somma di 800 mila euro. E si tratta di fatture su lavori realizzati ad Albarella proprio dalla Alba Tech. Una società che mancherebbe di un’organizzazione, di capitali, attrezzature, beni strumentali e autonomia gestionale.
Per questo, secondo la Procura, sarebbe entrata in scena l’Albarella srl. La società della Marcegaglia, sempre secondo la Procura, poteva assumere direttamente, ma ha preferito rivolgersi all’Alba Tech che ha emesso le fatture comprensive di Iva.
Fatture pagate, i cui importi poi sono stati trasferiti sui costi con recupero dell’Iva. Per la società di Chioggia potrebbe essere contestata anche l’interposizione illegale di manodopera.
La difesa dell’ex presidente nazionale di Confindustria – prima donna ad assumere tale ruolo – farà valere il suo punto di vista nell’udienza in cui il giudice per le indagini preliminari dovrà decidere se rinviare o meno a giudizio la nota esponente della famiglia di industriali.
L’avvocato Sergio Genovesi alla Gazzetta di Mantova ha detto: «La Procura contesta un appalto: quello assegnato dalla Albarella srl alla società di Chioggia Alba Tech nel 2007 per lavori di pulizia e depurazione sull’isola, ma siamo in grado di dimostrare che le accuse formulate nei confronti di Emma Marcegaglia sono infondate».
Per l’avvocato Genovesi, la Guardia di finanza non ha rilevato scorrettezze sull’appalto e ne ha dato comunicazione alla Procura. L’Agenzia delle Entrate, da parte sua, ha ritenuto l’appalto valido e non simulato. Infine l’Ispettorato del Lavoro di Rovigo ha ritenuto regolari i rapporti di lavoro e quindi l’assunzione e l’utilizzo degli operai addetti agli interventi sull’isola di Albarella. I difensori, forti delle loro ragioni, potrebbero chiedere il giudizio abbreviato. —
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