«Fai da te» solo per piccoli tetti Cosa fare per smaltire l’eternit

TREVISO. Per prima cosa evitare il fai da te. In secondo luogo rivolgersi ai consorzi e aziende pubbliche che si occupano della raccolta e dello smaltimento di rifiuti solidi urbani, l’immondizia di casa. Sono loro i principali e più accreditati interlocutori per chiunque voglia liberarsi dell’eternit, che contiene una quantità tra il 10 e il 15% di amianto, presente in ciascuna delle nostre case.
E dunque mano ai numeri verdi delle società di raccolta e smaltimento pubblica: per la città di Padova ApsAcegas, Etra per l’Alta Padovana, Contarina e Savno per la provincia di Treviso, Veritas per il Veneziano, Bellunum per Belluno.
Quasi tutte queste aziende hanno uno sportello dedicato e personale specializzato, in appalto a società specializzate esterne. E sono in grado di fornire il kit per piccoli smaltimenti domestici, completo di mascherina protettiva, spruzzo incapsulante, tuta isolante, guanti. Ma attenzione: lo smaltimento fai da te è consigliabile solo per piccole quantità di cemento-amianto, comunenemente eternit, inferiori ai 75 metri quadrati. Per coperture più estese è preferibile rivolgersi ai consorzi di smaltimento rifiuti: Etra, Contarina o Veritas, che sapranno indicare l’azienda convenzionata per il lavoro di rimozione corretto.
«Riceviamo circa trecento richieste di intervento l’anno – spiega Pietro Piva, responsabile del servizio amianto di Contarina, nel Trevigiano – soprattutto di piccoli interventi di microraccolta. Per questi la Regione ha messo a disposizione un kit, del costo di 130 euro: gli utenti si rivolgono ai nostri sportelli e fanno la rimozione domestica. Poi arriviamo noi e provvediamo allo smaltimento corretto del materiale. Per una piccola superficie i costi sono accessibili: circa 350 euro, compreso il kit. Per superfici più ampie bisogna vedere la tipologia, il grado di difficoltà, la sostituzione della copertura ed è consigliabile far svolgere un sopralluogo ai tecnici». Mediatamente, però, il costo di rimozione e smaltimento di una copertura in eternit può oscillare tra i venti e i quaranta euro al metro quadro.
Quando il privato decide di rimuovere la tettoia in eternit deve bardarsi di tutto punto: particolare attenzione deve prestare allo spruzzo incapsulante con il quale avvolgere le lastre di eternit, per impedire che sprigionino fibre di amianto nell’atmosfera. Una volta incapsulato, il materiale è innocuo.
Quando intervengono le ditte specializzate il privato dovrebbe chiedere conto delle referenze: che l’azienda sia iscritta allo speciale albo, che garantisce la corretta «filiera» di smaltimento. Generalmente, l’amianto che viene smaltito sul territorio italiano prende attualmente la strada delle discariche autorizzate che si trovano in Germania. (d.f.)
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