#FAQ Coronavirus Veneto: le 10 domande ricorrenti su quello che si può o non si può fare

Spostamenti, figli minori, sport, lavoro: i chiarimenti in base alle regole fissate dal governo e dalla Regione
Una madre passeggia con la figlia nelle vicinanze di casa a San Donato Milanese, vicino a Milano, 1 aprile 2020. La circolare diffusa ieri dal Vimilnale che permette a solo genitore di camminare con i figli minori in prossimità della propria abitazione è stata fortremente criticata. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO
Una madre passeggia con la figlia nelle vicinanze di casa a San Donato Milanese, vicino a Milano, 1 aprile 2020. La circolare diffusa ieri dal Vimilnale che permette a solo genitore di camminare con i figli minori in prossimità della propria abitazione è stata fortremente criticata. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

VENEZIA. Coronavirus, emergenza sanitaria e norme stabilite per cercare di contenere il contagio: c'è molta confusione, anche perché in alcuni casi si sono sovrapposte regole nazionali e locali. Vediamo di rispondere al alcune delle Faq (in inglese, Frequently Asked Questions, domande ricorrenti) sul tema.  

1) Fino a quando durano le restrizioni alla libertà di movimento?

Risposta. Fino al 13 aprile (per ora). Lo ha stabilito il decreto del presidente del Consiglio dei ministri firmato in data 1 aprile 2020, che proroga le misure precedentemente in vigore.

2) Per quali ragioni posso uscire di casa?

Risposta: soltanto per andare al lavoro (se lavoro in azienda o ufficio cui è consentito tenere aperta l'attività) o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni necessari, essenzialmente alimentari o medicinali. 

3) Posso però uscire per prendere un po' d'aria o per fare due passi?

Risposta: sì, ma solo "nei pressi della propria abitazione" (in Veneto un'ordinanza declina questa espressione un po' vaga in 200 metri da casa).

4) Posso portare fuori un figlio minore?

Risposta: sì, ma sempre "nei pressi della propria abitazione" e comunque lo può fare un genitore alla volta. Ancora: posso portarlo con me a fare la spesa o se devo andare dal medico o in farmacia in caso di necessità, ma soltanto se non ho nessun altro cui affidarlo (e devo autocertificarlo, nel caso di accertamenti). 

5) Posso andare a fare la spesa in un Comune diverso dal mio?

Risposta: no. Gli spostamenti verso Comuni diversi da quello in cui si ha la residenza o il domicilio sono vietati. È possibile spostarsi in altri Comuni solo ed esclusivamente per comprovate esigenze lavorative o in casi di assoluta urgenza o per motivi di salute. Laddove quindi il Comune non disponga di punti vendita, o sia necessario acquistare con urgenza generi di prima necessità non reperibili nel Comune di residenza o domicilio, lo spostamento è consentito solo entro tali stretti limiti, che dovranno essere autocertificati.

6) Oltre agli alimentari e ai medicinali, posso andare a comprare altre cose? E se sì, quali?

Risposta: sì, purché si tratti di oggetti rientranti nelle categorie espressamente elencate dal Dpcm 11 marzo 2020, la cui lista è disponibile a questo link (allegato 1 e allegato 2). 

7) Posso uscire per andare ad assistere parente non autosufficiente?

Risposta: sì. Si tratta di situazione di necessità ma deve essere autocertificata. 

8) In caso di divorzio o separazione, posso andare a trovare figli in caso vivano con l'atro genitore?

Risposta sì. Anche se si trovano in altro Comune. 

9) Se entrambi i genitori, o il genitore single, sono costretti a lavorare fuori casa, a chi lascio i figli minori?

Risposta: si possono lasciare a nonni o parenti, e in questo caso è consentito portarli e andarli a riprendere al termine del lavoro. Tuttavia è fortemente sconsigliato lasciarli ad anziani, che sono fra le categorie più a rischio. Meglio usufruire a quel punto di congedi parentali conessi dal governo. 

10) Posso fare jogging?

Risposta: solo individualmente e in prossimità della propria abitazione (in soldoni, in giardino o in cortile, se lo si possiede). 

 

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