Febbre, nausea, dolori alle ossa: cosa fare in caso di reazioni avverse ai vaccini Covid

PADOVA. Febbre, ossa rotte e nausea. Sono gli effetti collaterali più comuni dopo la vaccinazione contro il Covid. Si esauriscono nell’arco di 24-48 ore ma, nonostante questo, possono comprensibilmente destare preoccupazione.
In attesa dell'arrivo del siero di J&J, con il nuovo ok dell'Ema ad Astrazeneca, sono tre i vaccini a disposizione contro il Covid nel nostro Paese. Ecco una guida spiegata facile al post vaccino: quali precauzioni osservare e quando bisogna chiamare il medico
Domenico Crisarà, presidente dell’Ordine dei medici di Padova e segretario provinciale di Fimmg, fa il punto, spiegando come comportarsi all’eventuale insorgenza degli effetti collaterali. La regola, in sintesi, è una: condurre la propria vita, senza variazioni, semplicemente evitando gli eccessi. Non preoccuparsi, di fronte all’eventuale insorgenza di sintomi, ma assumere i soliti medicinali legati alle specifiche sintomatologie. E quindi Tachipirina per il mal di testa, antidolorifici per le ossa rotte. E poi attendere che tutto si esaurisca, senza preoccuparsi inutilmente.
Ma una persona vaccinata può contagiare?
“No – è la risposta - è appena uscito uno studio eseguito su 2 milioni di persone, che dimostra che una persona vaccinata non può infettare”. E il vaccino di AstraZeneca è meno efficace di quelli di Pfizer e Moderna? “No, come dimostrano le vaccinazioni in Inghilterra.”
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DOMANDE E RISPOSTE SULLE REAZIONI AVVERSE
Quali sono i possibili effetti collaterali del vaccino contro il Covid?
Sono vari e molto soggettivi. La maggior parte delle persone non presenta alcun effetto. C’è chi, invece, avverte della febbre, anche alta, nausea e dolori alle ossa.
Quanto durano questi effetti?
Normalmente si esauriscono nel giro di 24-48 ore.
C’è un vaccino che può causare effetti più pesanti?
AstraZeneca può dare qualche sintomo in più, ma Pfizer e Moderna non sono esenti dal provocare effetti collaterali. Questo comunque accade con qualsiasi vaccino.
Bisogna preoccuparsi se, al contrario, il vaccino non provoca questi effetti?
No, perché ogni soggetto reagisce in maniera diversa.
Cosa fare, all’eventuale insorgere di effetti collaterali?
Comportarsi a seconda del tipo di effetto collaterale. Si può prendere la Tachipirina 1000, ad esempio, o qualche altro farmaco, a seconda dei sintomi.
Per il mal di testa?
Tachipirina o ibuprofene.
Per le ossa rotte?
Antidolorifici, dalla Tachipirina all’aspirina al brufen.
Si può prendere la Tachipirina prima della vaccinazione, per anticiparne gli eventuali effetti collaterali?
Si può fare, ma non ha molto senso, perché nell’attesa si sottrae tempo alla durata dell’effetto del farmaco. Si può assumere subito dopo l’iniezione.
Una persona che assume dei farmaci o segue una terapia può continuare anche dopo la vaccinazione?
Di regola, sì. Ma è il medico a valutare caso per caso.
Consiglia di andare al lavoro il giorno successivo all’iniezione?
In caso di sintomi, no. In caso contrario, sì. Ognuno valuti in base a come si sente.
In assenza di sintomi, è possibile fare sport?
Anche in assenza di sintomi, il giorno della somministrazione e quello successivo è consigliato evitare di fare sport, soprattutto se a grande intensità.
Ci sono comportamenti particolari da evitare prima e dopo la vaccinazione?
Assolutamente no. Bisogna comportarsi normalmente, solo evitando comportamenti esagerati.
Ci sono alimenti da evitare prima e dopo l’iniezione?
No, non c’è nessuna correlazione tra vaccini e alimenti.
Sono da evitare le abbuffate?
Sì, ma non per una correlazione con il vaccino. In caso di reazione, anche blanda, all’iniezione, è meglio evitare di avere anche la pancia piena.
Si possono bere alcolici dopo il vaccino?
Si può bere un bicchiere di vino, ma è sempre meglio non esagerare, pur non essendoci correlazioni tra la somministrazione e l’alcol.
Gli effetti collaterali sono più frequenti dopo la prima dose o dopo il richiamo?
Dipende dal soggetto, non c’è una regola.
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COME SEGNALARE UNA REAZIONE AVVERSA E A CHI
Rispetto alle reazioni avverse, il sito dell’AIFA (l’agenzia nazionale del farmaco) conferma “l’obbligo di segnalare tempestivamente le sospette reazioni avverse da farmaci e da vaccini” sancito dal Decreto del Ministero della Salute 30 aprile 2015 e che definisce anche i limiti di tempo entro cui gli operatori sanitari sono tenuti ad effettuare la segnalazione alla Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF) dell’AIFA.
In particolare:
- Le sospette reazioni avverse da medicinali vanno segnalate entro 2 giorni da quando il medico o l’operatore sanitario ne viene a conoscenza.
- L’obbligo di segnalazione scende a 36 ore in caso di ADR da medicinali di origine biologica (inclusi i vaccini).
Esistono anche i moduli di segnalazione (sia per gli operatori sanitari, sia per i cittadini) che potete trovare qui
Nella guida qui sopra abbiamo visto cosa fare in caso di problemi insorti post somministrazione vaccinale, ma questo è il “dopo”. Rispetto al “prima”, la stessa AIFA ha realizzato un documento di domande e risposte – potete leggerlo qui - dal quale abbiamo estrapolato le voci che trovate qui sotto, sulle categorie (dai celiaci agli allergici) che abbiano dubbi sulla propria situazione.
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"POSSO FARE IL VACCINO SE?" LE RISPOSTE DI AIFA
Le persone con malattie croniche, diabete, tumori, malattie cardiovascolari possono vaccinarsi?
Sono proprio queste le persone più a rischio di una evoluzione grave in caso di contagio da SARSCoV-2, proprio a loro, quindi, si darà priorità nell’invito alla vaccinazione.
Le persone con allergie respiratorie (rinite, congiuntivite, asma bronchiale) possono vaccinarsi con i vaccini a mRNA o con il vaccino COVID-19 Vaccine AstraZeneca?
Le persone che soffrono o hanno sofferto di allergia respiratoria possono vaccinarsi, rimanendo in osservazione, come tutti, per 15 minuti dopo l’iniezione. L’eventuale trattamento antiallergico in corso, inclusa l’immunoterapia specifica, non deve essere sospeso.
Le persone con asma bronchiale persistente grave possono vaccinarsi?
Per chi soffre di asma bronchiale persistente grave è raccomandata la vaccinazione sotto controllo medico in ambiente protetto (ospedaliero). In caso di asma non controllata la somministrazione del vaccino va rinviata fino a quando la situazione clinica non sia di nuovo sotto controllo.
Le persone con allergie alimentari possono vaccinarsi?
Le persone con allergie alimentari possono vaccinarsi rimanendo in osservazione, come tutti, per 15 minuti dopo l’iniezione. Chi ha presentato in precedenza reazioni allergiche gravi (anafilassi) agli alimenti deve rimanere sotto controllo medico per 60 minuti. Se all’allergia alimentare si associa asma bronchiale persistente grave è opportuno che la vaccinazione sia eseguita in ambiente protetto (ospedaliero).
Le persone con allergie a farmaci o ai loro eccipienti possono vaccinarsi?
Le persone con allergie ai farmaci possono vaccinarsi rimanendo in osservazione, come tutti, per 15 minuti dopo l’iniezione. Chi ha presentato in precedenza reazioni allergiche gravi (anafilassi) a farmaci deve rimanere sotto controllo medico per almeno 60 minuti. Se all’allergia a farmaci si associa asma bronchiale persistente grave è opportuno che la vaccinazione sia eseguita in ambiente protetto (ospedaliero). Le persone con allergia GRAVE agli eccipienti polisorbato, polietilenglicole (PEG), macrogol non devono ricevere il vaccino COVID-19 ma devono essere indirizzati a uno specialista allergologo esperto di allergia a farmaci e vaccini. 8. Le persone con allergie da contatto (dermatiti) possono vaccinarsi? Le persone con una storia di dermatite da contatto possono vaccinarsi, rimanendo in osservazione, come tutti, per 15 minuti dopo l’iniezione
Le persone che hanno presentato una reazione avversa grave, di tipo allergico o non allergico, alla prima somministrazione di uno dei vaccini disponibili contro COVID-19 possono ricevere la seconda dose?
NO, le persone con una storia di reazioni gravi, allergiche e non, alla prima dose, NON devono sottoporsi alla seconda dose, ma devono rivolgersi a un Centro di riferimento con esperienza sulle reazioni alle vaccinazioni, per un approfondimento specialistico.
Le persone con mastocitosi possono vaccinarsi?
Per la vaccinazione delle persone affette da mastocitosi si raccomanda, come avviene per i vaccini di routine, la copertura anti-istaminica per via orale da 1 giorno prima a 5 giorni dopo la vaccinazione, e di rimanere sotto controllo medico per almeno 30 minuti dopo l’iniezione. In caso di pregresse reazioni anafilattiche da qualsiasi sostanza il periodo di osservazione va protratto a 60 minuti.
Le persone con malattia celiaca o malattie autoimmuni organo-specifiche (es. tiroidite di Hashimoto) possono vaccinarsi?
Le persone con malattia celiaca o malattie autoimmuni organo-specifiche possono vaccinarsi, in quanto queste patologie non costituiscono una controindicazione alla vaccinazione.
Le persone in trattamento con anticoagulanti possono vaccinarsi?
Le persone in terapia anticoagulante possono eseguire la vaccinazione senza sospendere il trattamento in corso. La vaccinazione deve essere eseguita prima dell’assunzione della terapia. Per l’iniezione intramuscolare è raccomandato l’utilizzo di un ago sottile (inferiore o uguale a 23 gauge) e deve essere effettuata una compressione sul sito di iniezione per 5 minuti. È consigliato un controllo dell’area di iniezione a distanza di 2-4 ore per verificare la presenza di eventuale ematoma.
Le persone affette da patologie della coagulazione possono vaccinarsi?
Nelle persone affette da patologie della coagulazione (es. emofilia, malattia di Von Willebrand) deve essere valutato attentamente il rischio di sanguinamento prima di somministrare i vaccini per via intramuscolare. Quando possibile, deve essere ottimizzato il controllo della patologia prima di eseguire la vaccinazione. Nei pazienti in terapia sostitutiva la vaccinazione deve essere programmata dopo breve tempo dalla somministrazione della terapia. Per l’iniezione intramuscolare è raccomandato l’utilizzo di un ago sottile (25-27 gauge) e deve essere effettuata una compressione sul sito di iniezione per almeno 10 minuti. È consigliato un controllo dell’area di iniezione a distanza di 2-4 ore per verificare la presenza di eventuale ematoma.
Le persone con una documentata immunodeficienza o con malattie autoimmuni possono vaccinarsi?
Le persone con malattie autoimmuni che non abbiano controindicazioni possono ricevere il vaccino. I dati relativi all’uso nelle persone immunodepresse (il cui sistema immunitario è indebolito) sono in numero limitato. Sebbene queste persone possano non rispondere altrettanto bene al vaccino, non vi sono particolari problemi di sicurezza. Le persone immunocompromesse possono essere vaccinate, con il vaccino più efficace, in quanto potrebbero essere ad alto rischio di COVID-19.
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