Il federalismo di Giorgio Lago a vent’anni dalla scomparsa

Il convegno “Il federalismo, tra Giorgio Lago e oggi”, in programma giovedì 13 marzo a Palazzo del Bo a Padova, ricorda il giornalista a 20 anni dalla sua scomparsa, con interventi di esperti e colleghi

Costanza Francesconi
Giorgio Lago
Giorgio Lago

L’8 giugno del 1996 usciva il suo ultimo editoriale, passato alla storia con il titolo “Giornalisti liberi, con onore”. Sono passati vent’anni dalla scomparsa di Giorgio Lago. Era il 13 marzo 2005 quando se ne andava quella che è stata penna del giornalismo italiano, voce del Nordest.

Originario di Castelfranco Veneto, giovedì 13 marzo verrà ricordato dalle 17 in aula Magna a Palazzo del Bo, sede del rettorato dell’università di Padova, dal convegno “Il federalismo, tra Giorgio Lago e oggi”. Organizza l’incontro l’associazione Amici di Giorgio Lago in collaborazione con il Centro studi regionali Giorgio Lago dell’università di Padova, nato nel 2007.

Dodici anni direttore del Gazzettino, dal 1984 al 1996, Lago ha segnato con la sua carriera lo spirito critico nordestino, stimolando in quest’area dello Stivale un vero laboratorio politico e culturale. «Per il decennale dalla sua morte abbiamo presentato sempre a Padova il libro “C’era una volta il Nordest” e quest’anno la ricorrenza è occasione per lanciare “Il mio Veneto e altri scritti”, una raccolta di testi sul Veneto e sul giornalismo in generale, curato da me e dal giornalista e scrittore Francesco Jori», racconta Francesco Chiavacci Lago, uno dei due figli di Giorgio.

Dal 2008 l’Associazione Amici di Giorgio Lago promuove iniziative che ricordino l’opera culturale e civile di quest’uomo che con la sua capacità di analisi ha catalizzato l’attenzione nazionale sul “fenomeno Nordest”, sia sotto l’aspetto politico che socio-economico. Lui, che nei cronisti aveva fiducia: «i nostri primi sensori, spesso ci hanno aiutato ad anticipare il tuono della protesta», per citare le sue stesse parole.

L’ingresso al convegno di giovedì 13 marzo è libero, fino ad esaurimento posti. Dopo i saluti della rettrice dell’ateneo patavino, Daniela Mapelli, seguono gli interventi e il dibattito dei relatori: il giornalista e scrittore Francesco Jori, il direttore del Centro studi regionale Giorgio Lago, Marco Almagisti, e la sua vice Patrizia Messina.

Ancora il vicepresidente dell’associazione Amici di Giorgio Lago, Francesco Chiavacci Lago, e il presidente Giuseppe Zaccaria (ex rettore università).

Il direttore editoriale di Nem, Paolo Possamai, modera Ilvo Diamanti, giornalista e politologo, Ferruccio De Bortoli, giornalista già direttore del Corriere della Sera.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova